Pubblicato il 12/12/2012, 12:31 | Scritto da La Redazione

COMICI LAUREATI E DISOCCUPATI COSÌ VINCE “MADE IN SUD”

COMICI LAUREATI E DISOCCUPATI COSÌ VINCE “MADE IN SUD”
Una quarantina. Quasi tutti made in Sud. Quasi tutti diplomati, laureati, disoccupati, infine cabarettisti. È la truppa di «Made in Sud», il format comico di Nando Mormone e Paolo Mariconda, che su Raidue ha aumentato la media di rete in seconda serata, con una percentuale tra il 6 e il 7. Stasera in onda la […]


Una quarantina. Quasi tutti made in Sud. Quasi tutti diplomati, laureati, disoccupati, infine cabarettisti. È la truppa di «Made in Sud», il format comico di Nando Mormone e Paolo Mariconda, che su Raidue ha aumentato la media di rete in seconda serata, con una percentuale tra il 6 e il 7. Stasera in onda la sesta puntata.

Rassegna Stampa: Il Mattino, pagina 47, di Luciano Giannini.
Comici laureati e disoccupati così vince «Made in Sud»

Lo show alza la media di Raidue e raddoppia al Palapartenope.

La carretta dei comici. Una quarantina. Quasi tutti made in Sud. E in Napoli. Età media 20-30 anni. Quasi tutti diplomati, laureati, disoccupati, infine cabarettisti. Gino Fastidio, cantautore flash, sintetizza così l’iter: «Laureato in psicologia, con tirocinio e abilitazione. Poi ho capito che è tutta ‘na tarantella. E allora, tarantella pe’ tarantella, meglio che faccio le mie. Almeno mi diverto». È la truppa di «Made in Sud», il format comico di Nando Mormone e Paolo Mariconda, che su Raidue ha aumentato la media di rete in seconda serata: 6.68; 7.26; 6.82; 6.30; 6.80 lo share delle prime cinque puntate. Stasera va in onda la sesta. Tutte prendono vita nello Studio 2 del Centro di produzione Rai di Napoli. Per ora ne sono previste 11. A Napoli «Made in Sud» sta diventando un fenomeno. I posti per lo spettacolo del 26 dicembre al Palapartenope sono esauriti e la data è stata raddoppiata, il 27. È anche in uscita il dvd con lo show registrato all’Augusteo nell’inverno scorso. Decano della truppa è Enzo Fischetti, 47 anni, sposato, due figli, laureato in economia, exarbitro di calcio, impiegato all’Asl di Ponticelli. Uno che viene da lontano: a «Pirati» su Crt34, con Biagio Izzo, era il colonnello Malacqua. «A “Made in Sud” sono il prof che traduce in italiano le battute in napoletano stretto. Così, “T’hanno magnà e cane” diventa “un branco di unità cinofile deve fagocitarti come pasto completo”. E con una risata superiamo lo scoglio della lingua». Gino Fastidio, sotto i 30 anni, di Secondigliano, papà operaio in pensione, mamma casalinga. Le sue canzoni flash spopolano. Ne canta una: «Ho pittato il cane di verde, così non si perde. Ho portato il cane in mezzo al prato e non l’ho più trovato». Ma le vengono così? «Così». Come ha cominciato? «Facevo già queste cose, la gente rideva, e allora». Sogni? «Con il cabaret vorrei innescare una rivoluzione culturale… ma far ridere è già una piccola rivoluzione». Pasquale Palma, invece, evoca il fantasma di un caschetto biondo: il Nino D’Angelo di nu jeans e ‘na maglietta. E arriva in scena nei panni di un suo perduto fan, Vivo D’Angelo. Per lui, la solita trafila: «Papà operaio, mamma casalinga; 26 anni, perito elettrotecnico… Solo la parola mi fa paura». Poi? «Poi disoccupato, animatore nei villaggi». E D’Angelo? «Mamma era una sua fan. Anche lei è di Casoria. Cominciai a imitarlo ed è nato il personaggio». Il vero D’Angelo come l’ha presa? «Ci siamo incontrati, è un uomo semplice, ha capito che lo tratto con affetto». Mariano Bruno, 33 anni, seduce con il tormentone «Ah, certo, certo»: «È un tizio che non capisce niente. Mi sono ispirato a un personaggio vero, delle mie parti, che non sta bene con la testa». Poi canta la sua periferia, Poggioreale: «Da noi i giovani, senza speranza, sognano di diventare neomelodici. Così sono nati i miei Fratelli Pezzella, il buono e il cattivo, con gli occhiali scuri. E così è nato il Ragazzo del rione». Bruno canta la strada, gli Arteteca la modernità. Sono Monica Lima e Enzo Chiuppariello, 27 e 34 anni, lei di Afragola, lui del centro storico, lei laureata in sociologia, lui ragioniere con cento mestieri alle spalle. Per entrambi una buona gavetta a teatro e una compagnia d’arte e di vita. A «Made in Sud» fanno «i drogati di Facebook, in terapia per guarire dalla dipendenza. Il nostro spunto è la contemporaneità: prima la moda delle chat, ora Facebook, domani, si vedrà». E il mondo di Facebook come vi risponde: «Ci fa i complimenti e ripete le nostre battute, ma le brucia subito. Più in fretta della tv».