Pubblicato il 11/12/2012, 17:02 | Scritto da La Redazione

“MASTERCHEF”, PARLANO CRACCO E BASTIANICH: «LA PROVA PIÙ DURA? CUCINARE SOTTO PRESSIONE!»

“MASTERCHEF”, PARLANO CRACCO E BASTIANICH: «LA PROVA PIÙ DURA? CUCINARE SOTTO PRESSIONE!»
Dopo Bruno Barbieri, anche gli altri due giudici del cooking show in onda su SkyUno HD ogni giovedì alle 21.10 raccontano le loro impressioni.  Ci pensa Joe Bastianich a rompere il ghiaccio e a scaldare l’ugola. Quando il giornalista di turno gli chiede a quale rockstar si paragonerebbe, lui risponde intonando le note di un […]

Dopo Bruno Barbieri, anche gli altri due giudici del cooking show in onda su SkyUno HD ogni giovedì alle 21.10 raccontano le loro impressioni.

 Ci pensa Joe Bastianich a rompere il ghiaccio e a scaldare l’ugola. Quando il giornalista di turno gli chiede a quale rockstar si paragonerebbe, lui risponde intonando le note di un trascinante pezzo di Tom Jones. Del resto, il ristoratore americano vanta un’amicizia con i Rolling Stones. Canta alla grande. Potrebbe candidarsi alla giuria di XFactor. E poi, che cos’è Masterchef, in onda tutti i giovedì alle 21.10 su SkyUno HD, se non un XFactor in versione culinaria?
I coltelli sono affilati. I concorrenti sono ai blocchi di partenza. I tre giudici, i pluridecorati Bastianich, Cracco e Barbieri, anche.
«La rockstar alla quale mi paragonerei io?», fa eco Cracco al collega. «Forse al cantante dei Radiohead. Sarà perché ho avuto modo di incontrarlo nel mio ristorante».

Nel frattempo, vi tocca giudicare i 18 aspiranti chef, quelli che sopravviveranno alla scrematura dei 100 iniziali.
Cracco: «Vinca il migliore. Beninteso, “il migliore” non in senso assoluto. Potremmo dire, quello che si dimostra più bravo in quel preciso momento. E quello che si dimostra più ricettivo verso suggerimenti e informazioni».
Bastianich: «Trovare 18 concorrenti non è stato affatto facile. Si sono presentati aspiranti molto preparati. Ci siamo trovati di fronte a 100 facce, che poi sono diventate 18. Ecco, quei 18, oltre a essere concorrenti, si sono trasformati in allievi. Pronti a sorbirsi anche la nostra “incazzatura” di maestri, in caso di errori commessi».
Quest’anno il livello è migliorato rispetto alla scorsa edizione?
Cracco: «Il livello è più elevato. Sono arrivati concorrenti molto preparati. La difficoltà, del resto, si tara in funzione della preparazione degli sfidanti. Il vero avversario sarà la tensione. Mano a mano che si andrà avanti, aumenterà. Un conto è cucinare con la dovuta calma, un conto è farlo sotto pressione. Anche il livello delle prove sarà superiore».
Bastianich: «I concorrenti devono tener presente un aspetto: tramite cibo e passione si può cambiare qualunque cosa. La gastronomia è parte integrante dell’italianità, i concorrenti si misureranno con qualcosa che appartiene loro di diritto».
Uomini, donne, giovani, vecchi: quali sono gli aspiranti-tipo di quest’edizione di Masterchef?

Cracco: «C’è un’equa distribuzione uomo-donna. I giovani sotto i quarant’anni sono la maggioranza».
Esistono errori tipici di un concorrente?
Cracco: «Quando cucinano ciò che sanno fare, sono lanciatissimi. Quando sono alle prese con qualcosa che li destabilizza, sai già dove andranno a parare, quali errori commetteranno, o che cosa non sapranno fare».
Bastianich: «In generale, gli sfidanti sono a loro agio con ricette della propria regione di provenienza. Quando devono confrontarsi con sapori meno conosciuti, possono iniziare le difficoltà. A momenti di crisi si sono alternati però grandi momenti di perfetta armonia».
Una curiosità: che ne pensate dei critici gastronomici?
Bastianich: «Beh, alcuni sono simpatici, altri sono proprio degli str…. (ride sarcastico, nda)».
Cracco:« La Guida Michelin comunque resta uno strumento imprescindibile per conoscere un ristorante».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto, da sinistra, Carlo Cracco e Joe Bastianich)