Pubblicato il 09/12/2012, 10:58 | Scritto da La Redazione

LA VINCITRICE DI XFACTOR, CHIARA:«NON SONO UNA GATTONA SEXY MA DIVENTERÒ UNA POPSTAR»

LA VINCITRICE DI XFACTOR, CHIARA:«NON SONO UNA GATTONA SEXY MA DIVENTERÒ UNA POPSTAR»
La ventiseienne laureata in Economia con la voce che ha sedotto il pubblico. Il vincitore che come prima cosa dice: «Che deficiente, mi viene da piangere» a memoria televisiva non si era mai visto. Sensibile pure. Subito dopo arriva una frase di scuse per i genitori sul palco con lei.   Rassegna Stampa: Corriere della […]


La ventiseienne laureata in Economia con la voce che ha sedotto il pubblico. Il vincitore che come prima cosa dice: «Che deficiente, mi viene da piangere» a memoria televisiva non si era mai visto. Sensibile pure. Subito dopo arriva una frase di scuse per i genitori sul palco con lei.

 

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 37, di Renato Franco

 

La ventiseienne laureata in Economia. Una voce che ha sedotto il pubblico

Chiara: normale e un po’ goffa ho vinto con il mio X Factor

«Non sono una gattona sexy, ma diventerò una popstar»

MILANO – Il vincitore che come prima cosa dice: «Che deficiente, mi viene da piangere» a memoria televisiva non si era mai visto. Sensibile pure, se subito dopo arriva una frase di scuse per i genitori sul palco con lei: «Mi dispiace avervi messo in questa situazione». Chiara la rossa, la laureata in Economia che colleziona nani da giardino (beh, allora non è perfetta),  è arrivata in cima. Ma da oggi scoprirà che è solo un altipiano e la vetta è molto più su. Ha vinto X Factor la finale è stata seguita da 1.014.000 spettatori -, porta a casa un contratto discografico da 300 mila euro con Sony, ma quanti poi sono spariti? 11 fuoco di paglia del successo da talent show ci mette un attimo a bruciarli. Uno su sessantamila ce la fa, canterebbe per lei Gianni Morandi. Dopo i provini andati male per gli Amici di Maria De Filippi, si è presentata a quelli del talent concorrente: era la più brava, a detta di tutti, e da favorita ha vinto. Anche a Sky erano un po’ preoccupati, perché la gara dove non c’è gara era un rischio, Chiara era in testa di tre lunghezze sugli inseguitori, incolmabili. Lei in Ferrari e gli altri dietro ad arrancare in motorino. Impossibile riprenderla. Ha preso quasi il 60% dei voti, lasciando il resto agli altri due finalisti (il televoto non è stato azzerato quando è uscito Davide), che la guardavano con l’espressione di chi ha capito il problema ma non sa come risolverlo. Elogiata da tutti. Dai giudici. Per Simona Ventura, emoziona il pubblico; per Morgan è diversa da tutti perché spontanea; per Elio è un’artista che non c’entra niente con la finanza; per Arisa è brava e ha qualcosa di speciale. Ma in questa tv sempre più tribunalizia (giudici ovunque), i loro complimenti sono forse scontati. Meno quelli di Mika. «Canta molto meglio di tanta gente famosa», ha detto il fenomeno planetario da 8 milioni di dischi venduti che l’altra sera ha duettato con lei. Mica male. Chiara Galiazzo, padovana (12 agosto 1986), ma milanese d’adozione. Dopo la laurea in Economia, ha interrotto uno stage in una società finanziaria per partecipare al talent di Sky Uno. Era il suo sogno. Ha capito che voleva cantare da quando aveva tre anni, ascoltando i dischi di «Battiato, Tenco, ma soprattutto di Mina». Non ha mai preso lezioni di canto da ragazzina, ma due anni fa ha frequentato il Centro Professione Musica di Milano con l’insegnante Daniela Rando e lì «ha capito cosa aveva in gola». Frase brutale che rende l’idea. Una ragazza normale, che sul palco si muove un po’ goffamente, colpa anche dei vestiti (molto più vicini a tende che ad abiti) che spesso le hanno fatto indossare. Ammette: «Vestirmi non è stato facile. Io non sono una gattona sexy, sono una persona normale». Anche la cadenza veneta così marcata non aiuta, o meglio rende ancora più marcato l’abisso quando la voce la usa per cantare. Normale dice lei, ma sembra strano che una ragazza di 26 anni non abbia il cellulare: «Il primo regalo che mi faccio è un telefono. Il mio l’ho spento due mesi fa, poi non si è più riacceso. Ora mi sa proprio che mi servirà». Svagata. I suoi prossimi appuntamenti non li sa: «Ho perso il foglio dove li avevo segnati». È pronta a diventare una popstar? «Penso di sì. L’ho desiderato così tanto da immaginare ogni cosa che avrei fatto». Ora inizia il difficile. Sul futuro non c’è da contare, potrebbe essere il presente di altri.