BENIGNI: «CI STIAMO PERDENDO, RIPARTO DALLA COSTITUZIONE»
Il ritorno del Premio Oscar in tv, lunedì 17 su RaiUno: due ore senza pubblicità, per parlare della Costituzione. Nel suo monologo “La più bella del mondo” sottolinea: «In questo particolare momento storico ci stiamo tutti un po’ perdendo, bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici»
Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 63, di V. Ca.
«La più bella del mondo»
Benigni, show su Raiuno: «Ci stiamo perdendo riparto dalla Costituzione»
ROMA. Fratelli d’Italia, il 17 dicembre Rai s’è desta con lo show che Roberto Benigni dedicherà ai dodici principi fondamentali della Costituzione. E una sorta di bis, dopo il monologo che il comico toscano ha tenuto nel febbraio 2011 al Festival di Sanremo, dove si presentò in sella a un cavallo bianco, il tricolore in mano, facendo l’esegesi dell’inno di Mameli per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. La sua nuova performance, trasmessa in diretta dal Teatro 5 di Cinecittà, si intitola «La più bella del mondo». «L’ho riletta ed è straordinaria, la più bella del mondo, la nostra Costituzione. Mi sono occupato di Dante e della sua opera che illustra il cielo di Dio, con la Costituzione torniamo nel cielo degli uomini». Sulla falsariga sanremese, Benigni nella prima parte si eserciterà su argomenti di attualità politica, per poi occuparsi alla sua maniera di argomenti storici. Così analizzerà le fasi che hanno caratterizzato la nascita del nostro ordinamento, ovvero l’opera nata dai padri fondatori della patria. Ci saranno anche ragazzi ad ascoltarlo in platea, e soprattutto a loro spiegherà che «la Costituzione ancora respira, è come la cupola del Brunelleschi, sono così belle e tuttora vivono… Se penso a quanti Stati hanno fatto propri questi stessi principi mi viene già il batticuore». La Rai richiamerà il proprio ruolo di servizio pubblico e il valore istruttivo dello spettacolo. E Benigni aggiunge: «In questo particolare momento storico ci stiamo tutti un po’ perdendo, bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici».