Pubblicato il 06/12/2012, 16:36 | Scritto da La Redazione

SIMONA VENTURA: «QUEST’EDIZIONE DI “XFACTOR” È GIÀ UN CULT. L’ANNO PROSSIMO NON MI DISPIACEREBBE TORNARE»

SIMONA VENTURA: «QUEST’EDIZIONE DI “XFACTOR” È GIÀ UN CULT. L’ANNO PROSSIMO NON MI DISPIACEREBBE TORNARE»
  A colloquio con la Signora della programmazione Sky, che non si sbilancia sul risultato della finale ma confida le proprie impressioni a caldo. Passata la tempesta (con Arisa) odo Simona Ventura far festa, direbbe Leopardi se fosse vivo e se al Sabato del Villaggio preferisse il giovedì sera di Sky. È una Simonazionale raggiante, […]

 

A colloquio con la Signora della programmazione Sky, che non si sbilancia sul risultato della finale ma confida le proprie impressioni a caldo.

Passata la tempesta (con Arisa) odo Simona Ventura far festa, direbbe Leopardi se fosse vivo e se al Sabato del Villaggio preferisse il giovedì sera di Sky.
È una Simonazionale raggiante, quella che si presenta alla conferenza stampa della finalissima di XFactor, l’edizione dei record. Per lei, la riconferma tra i giurati del prossimo anno sarà una formalità («Mi piacerebbe molto partecipare anche l’anno prossimo», dice). Ma guai a chiederle un pronostico sulla serata.

Non ci sono delle quote sui finalisti, su modello calcistico?
«Ho sentito dire che tutti i finalisti sono dati a 10.00, tranne Chiara, che da alcuni è considerata favorita. Ma io non voglio sbilanciarmi, non dico niente».
Soddisfatta dei record di questa edizione?
«Nonostante sia in onda su Sky, X Factor è a tutti gli effetti percepito come il programma di una tv generalista. Quest’edizione può essere considerata già un cult. Soprattutto perché è ricca di tanti valori: appartenenza, dedizione al lavoro, impegno, talento giovanile. Ecco, al falso modello della gioventù bruciata, noi contrapponiamo quello della maggioranza silenziosa di giovani talentuosi, bravi e perbene».
Una pecca di quest’anno?
«È stato faticoso dire “no” ai tanti che mi chiedevano i biglietti per accedere al Teatro (ride, nda)».
Come si è evoluto il ruolo di giudice per Simona Ventura?
«La passione, la grinta da trasmettere ai miei ragazzi è sempre la stessa. Certo, io sono percepita sempre come il giudice meno tecnico rispetto agli altri, non provenenendo direttamente dal mondo della musica. Possiamo dire che il mio è un approccio da manager, da impresario dello spettacolo».
Chiamiamo in causa la Simona esperta di calcio: lei ha un figlio interista e uno milanista. I due allenatori delle squadre milanesi possiedono l’XFactor?
«L’XFactor dell’allenatore dell’Inter, Stramaccioni, sta nel saper valorizzare la forza del gruppo. Quello dell’allenatore del Milan, Allegri, sta nel saper puntare sui giovani, nell’aver affidato le chiavi della squadra al venticinquenne Montolivo, al ventitreenne  Bojan, al ventenne El Sharaawy, che è esploso anche grazie alla partenza di Ibrahimovic».
Abbiamo citato i due allenatori delle squadre di Milano. Lei però è tifosa granata…
«Citiamo pure Milano perché è la citta in cui vivo e a cui devo tutto da quando ho iniziato a lavorare. Rappresenta un po’ il sogno americano traslato all’Italia. Chi ha talento e volontà, a Milano può trovare opportunità. E quando la crisi finirà, Milano sarà la prima ad accorgersene. Calcisticamente parlando, rimango tifosa del Toro. E speriamo che riesca a salvarsi…».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Simona Ventura)