Pubblicato il 03/12/2012, 18:29 | Scritto da La Redazione

VITTORIA BELVEDERE: «MEGLIO ANDARE A TEATRO CHE STARE DAVANTI ALLA TV»

L’attrice, in una conversazione con TVZOOM, parla del suo debutto in una commedia musicale. E sulla tv ha qualcosa da ridire.

«Io sono di una puntualità disarmante, perché io stessa detesto chi arriva in ritardo». Vittoria Belvedere, jeans e giubbotto di pelle, capelli scuri sempre cortissimi, è nel foyer del teatro Sistina a Roma, convocata per presentare alla stampa il musical My fair lady, al debutto martedì 11 dicembre. Ma il suo compagno di palco, Luca Ward, non si vede. «È lui la prima donna», sorride l’attrice. Che scherza, ma poi mica tanto. Ormai si sono ribaltati i ruoli. Le donne aspettano. Gli uomini si fanno aspettare.

Ne approfittiamo per due chiacchiere. Tra il faceto del musical e il serio della situazione economico-politica italiana. E da qui cominciamo: «Ormai sinceramente non so più in cosa credere e cosa sperare per i miei figli – ammette l’attrice – Il mio sogno nel cassetto, da brava calabrese, ero quello di metter su famiglia e l’ho realizzato. Per il resto speriamo che le cose migliorino. Sono convinta che il futuro sia dei giovani».

Certo dirlo il giorno dopo il risultato delle primarie del Pd…

«E che dobbiamo fa’?»

Niente, infatti. Andare a teatro per non pensare, forse…

«In questo periodo c’è bisogno di spensieratezza e leggerezza. Andare al teatro è un modo per divertirsi e per non stare davanti alla tv».

Veramente lei in tv c’è stata parecchio…

«Devo tutta la mia carriera alla televisione, la mia affermazione non vuole essere snob, è solo che il teatro è qualcosa di nuovo per me, mi dà la possibilità di esprimermi a 360 gradi, cosa che la tv non ti permette».

Forse è anche un modo per non avere l’ansia da Auditel?

«In tv sei un numero, lavori per mesi, ti prepari e studi il personaggio e in due serate, a distanza di mesi, si risolve tutto. In teatro invece vivi l’emozione all’istante, nel bene e nel male. Se va male hai modo di migliorarti nelle sere successive».

In May fair lady lei interpreta Elisa Doolittle, una sorta di Cenerentola con cui si sono cimentate già attrici come Julie Andrews, Audrey Hepburn o Delia Scala. E’ preoccupata?

«Sono spaventata, spero di non fare brutte figure, non mi ci metto nemmeno a pensare a quello che queste attrici sono state. My fair lady è una favola e in quanto tale è senza tempo, un po’ come Cenerentola o Biancaneve».

Preferisce il teatro alla tv quindi?

«Per un attore il teatro rappresenta un modo per migliorarsi sera dopo sera. Decido in base ai progetti che mi vengono proposti, senza alcun tipo di pregiudizio. Girare una fiction mi occupa gran parte della giornata, mentre il teatro mi dà la possibilità di vivere la vita familiare di giorno e poi andare a lavorare di sera. Con tre figli fa la differenza».

A febbraio arriverà su Raiuno la fiction Un caso di coscienza 5. Tornerà in tv, dunque…

«Interpreto una pm molto tosta. Una donna che combatte il crimine e la mafia».

Luca Ward è finalmente arrivato. Baci e abbracci, dichiarazioni su «quanto lavoriamo bene insieme». La conferenza stampa comincia. E l’articolo finisce. Ma tranquilli, da lì le notizie non escono mai.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Vittoria Belvedere)