Pubblicato il 29/11/2012, 17:40 | Scritto da La Redazione

“L’ISOLA”, 12 PUNTATE A BASSO COSTO. E LA GUARDIA COSTIERA TORNA PROTAGONISTA SU RAI1

La serie, diretta da Alberti Negrin, al via domenica su Rai1, trae origini dalla fiction “Gente di mare”, di cui la Guardia Costiera era protagonista, ma stavolta il regista ha sterzato su mistero e romanzo.

Gli effetti speciali sono un po’ quello che sono, la storia ha bisogno di un po’ di tempo per carburare, gli attori non hanno nomi da grande richiamo, tutto lascia intendere che per realizzare L’isola, al via domenica su Rai1, non siano state spese ingenti somme di denaro. E il produttore, Carlo Degli Esposti, non ha alcun problema ad ammettere: «Teniamo moltissimo a questa serie, nonostante sia stata realizzata a basso costo, pur se abbiamo cercato di coinvolgere il meglio del nostro mercato». La fiction, dodici puntate per Rai1, costata 12 milioni e 800 mila euro, oltre un milione a puntata, raccolti tra la Rai e la Palomar, è il proseguimento di Gente di mare, di cui Degli Esposti aveva realizzato due serie, ma decisamente riveduta e corretta. Al centro delle vicende resta la Guardia Costiera con le sue avventure, ma la fiction ha cambiato decisamente i toni. «Gente di mare era più semplice e meno ambiziosa – ricorda Tinni Andreatta, direttore di Raifiction – Questo è un grandissimo romanzo di sentimenti e di avventura».

La protagonista è Blanca Romero (un’attrice spagnola sconosciuta in Italia) nei panni del comandante della Guardia Costiera Tara Riva, Marco Foschi è suo marito, Luca, un ricercatore impegnato nell’estrazione, dai fondali marini, di acqua potabile e gas uniti in una sola molecola e Simone Montedoro è Adriano Liberato, un latitante accusato di un delitto la cui storia si intreccerà con quella del Comandante Riva. Con loro c’è anche Andrea Giordana, uno spietato imprenditore che all’ecologia preferisce l’odore dei soldi. Tante le scene di cui la vera Guardia Costiera è stata protagonista, offrendo alla produzione il supporto logistico e i mezzi per gli spostamenti. «Quando ho visto la fiction ho provato vera emozione – ammette il Comandante della Guardia Costiera Pierluigi Cacioppo – Lo scarto tra finzione e realtà è davvero minimo. Tra l’altro molte scene sono reali, visto che state realizzate durante alcune esercitazioni operative di soccorso. La Guardia Costiera resta sullo sfondo, perché le vicende principali sono legate al mistero e all’azione. Ci piace molto che la protagonista sia una figura femminile, perché rappresenta davvero molte donne determinate che scelgono la carriera militare in mare».

Girata tra l’Arcipelago Toscano e la Tunisia, la fiction potrebbe avere un seguito, se queste venti puntate che il regista considera «un unico film» troveranno il favore del pubblico. «Continueremo con storie di mare – assicura Degli Esposti – Ma se avrà successo la riproporremo sotto altre forme, perché questa è una storia un po’ chiusa». Difficile immaginare che oggi in Italia si possa realizzare una serie dedicata al mare senza infilarci dentro il naufragio della Costa Concordia. «Infatti, ne parleremo con direttori appena scelti a Viale Mazzini – conclude Degli Esposti – Sono certo che saranno in grado di declinare al meglio questa storia».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Blanca Romero e Simone Montedoro in una scena della fiction)