Pubblicato il 19/11/2012, 10:31 | Scritto da La Redazione

DUELLO BERSANI-RENZI IN RAI. GLI ALTRI INSORGONO: «ANCHE NOI»

DUELLO BERSANI-RENZI IN RAI. GLI ALTRI INSORGONO: «ANCHE NOI»
Doppia intervista sportiva. Poi la tv corre ai ripari: sentiamo tutti. Intanto Bersani come Sergej Bubka, Renzi come Carl Lewis. Nella sfida delle primarie entrano i giganti dello sport. Al leader del Pd piacerebbe volare alto come l’ucraino mentre il sindaco di Firenze si immagina veloce come «il figlio del vento». Rassegna Stampa: Corriere della […]


Doppia intervista sportiva. Poi la tv corre ai ripari: sentiamo tutti. Intanto Bersani come Sergej Bubka, Renzi come Carl Lewis. Nella sfida delle primarie entrano i giganti dello sport. Al leader del Pd piacerebbe volare alto come l’ucraino mentre il sindaco di Firenze si immagina veloce come «il figlio del vento».

Rassegna Stampa: Corriere della sera, pagina 8.

Duello Bersani-Renzi in Rai. Gli altri insorgono: anche noi
Verso il voto Il centrosinistra. Doppia intervista sportiva. Poi la tv corre ai ripari: sentiamo tutti.

ROMA – Bersani come Sergej Bubka, Renzi come Carl Lewis. Nella sfida delle primarie entrano i giganti dello sport. Al leader del Pd piacerebbe volare alto come l’ucraino che stracciò tutti i record nel salto con l’asta, mentre il sindaco di Firenze si immagina veloce come «il figlio del vento», l’americano che vinse alle Olimpiadi nove medaglie d’oro e una d’argento. Diversi in tutto, Bersani e Renzi lo sono anche nel rapporto con lo sport. Intervistati da «Novanta minuti» il segretario e il sindaco si sfidano a colpi di idoli. Renzi si sente Lewis e vede Bersani come Dorando Pietri, il maratoneta che tagliò il traguardo per primo alle Olimpiadi di Londra 1908 ma fu squalificato: «Alla fine non ce l’ha fatta…». E il leader del Pd, che paragona l’avversario a un «velocista», si immagina invece come Bubka, anche se si sbaglia e lo chiama Burka: «Ragazzi… Faceva un record ogni quindici giorni, prova a rottamarlo quello lì!».
L’intervista di Enrico Varriale è stata occasione di polemica da parte degli altri candidati alle primarie che, esclusi dalle domande, hanno costretto la Rai a correre ai ripari.
E oggi su Rai2 verranno trasmesse anche le risposte dei tre sfidanti inizialmente ignorati, Laura Puppato, Bruno Tabacci e Nichi Vendola. Sulle Olimpiadi 2020 tutti d’accordo
con Monti che bocciò la candidatura di Roma, solo Renzi si smarca: «Ho grande rispetto per il premier, ma credo abbia sbagliato». E il sindaco Alemanno lo ringrazia per aver difeso la Capitale. A una settimana dal primo turno di domenica, tensione e colpi bassi sembrano essere
sotto controllo. In fondo, come dice Renzi, grazie alla campagna delle primarie «il
Pd discute, riempie palazzetti e teatri e se tre mesi fa era dato al 23-24 per cento, ora è sopra al 30». I sondaggi dicono anche che il sindaco è ancora alla rincorsa di Bersani e
poiché ha capito di aver perso per strada il voto dei meno giovani aggiusta il tiro sulla rottamazione: «Non significa fare a meno del passato, perché gli anziani sono saggezza ed esperienza». E così il tema del ricambio fa litigare ancora una volta Renzi e Rosy Bindi. La presidente del Pd sfida il sindaco e conferma l’intenzione di chiedere al partito la deroga per
tornare in Parlamento. In un comizio a Rignano sull’Arno Renzi scherza con i compaesani sul fatto che domani anche la ex ministro farà tappa nel suo paese natale: «Ho visto che viene la Bindi… Io non ci sarò, salutatemela, datele un abbraccio da parte mia, è sempre così nervosa…». La replica della vicepresidente della Camera arriva a tempo di record su SkyTg24: «E lui che è nervoso, perché forse ha capito che non vincerà le primarie». E poi, sulla rottamazione: «Deve essere il mio partito a valutare se le mia idea di futuro può essere seguita dal Parlamento o meno. Non decide Renzi, la smetta con il suo disco rotto». A far innervosire i renziani sul fronte rottamazione è anche Matteo Orfini, dalla convention romana dei «Giovani turchi». Bersani ha promesso che «la ruota girerà», ma il responsabile Cultura e informazione del Pd chiede al suo leader di ricandidarsi al prossimo congresso: «Bersani vincerà le primarie in quanto segretario del Pd – spera Orfiniquindi non darei per scontato che una volta arrivato a Palazzo Chigi si debba dimettere dalla segreteria del Pd, perché questa è la sua principale legittimazione. La scissione tra leadership e premiership non ha portato risultato positivi in questo Paese». I pronostici sono tutti per Bersani e Renzi, ma Nichi Vendola si dice convinto che la sorpresa sarà lui: «Mi do vincente, sono una polizza di assicurazione per il popolo di centrosinistra, perché dico in modo chiaro che siamo alternativi all’agenda Monti». M.GU.