Pubblicato il 07/11/2012, 12:01 | Scritto da La Redazione

“CRACKING ART” APRE LE PORTE DI SKY AGLI AMANTI DELL’ARTE CONTEMPORANEA

“CRACKING ART” APRE LE PORTE DI SKY AGLI AMANTI DELL’ARTE CONTEMPORANEA
Un’installazione realizzata dal gruppo di artisti è alla base di un’esposizione aperta al pubblico nella sede milanese di Sky, il 17 novembre, dalle 10.00 alle 17.00: l’evento sarà documentato da Sky Arte HD e trasmesso a fine mese. Oggi l’accesso a Sky era sorvegliato da tanti animaletti di plastica, grandi, piccoli, colorati, silenziosi solo all’apparenza. […]

Un’installazione realizzata dal gruppo di artisti è alla base di un’esposizione aperta al pubblico nella sede milanese di Sky, il 17 novembre, dalle 10.00 alle 17.00: l’evento sarà documentato da Sky Arte HD e trasmesso a fine mese.

Oggi l’accesso a Sky era sorvegliato da tanti animaletti di plastica, grandi, piccoli, colorati, silenziosi solo all’apparenza. Attenzione: nessun fenomeno psicotico indotto da allucinazioni creative.  Si tratta di installazioni forgiate dallo stampino di Cracking Art, movimento che si prefigge di sollecitare una riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea attraverso provocazioni concettuali. Nella fattispecie, l’incontro tra la vita naturale e la realtà artificiale. Da qui il nome “Cracking”, dall’inglese “to crack”, inteso sia come “spezzare”, sia come quel processo chimico che sottende alla trasformazione del petrolio in svariati prodotti di sintesi. Quelli dell’era della plastica, cioè l’epoca contemporanea.
Sabato 17 novembre, la sede milanese di Sky aprirà i battenti al pubblico, dalle 10 alle 17, i visitatori potranno contemplare l’installazione, qualcosa di simile a quanto già avvenuto con le chiocciole blu collocate in cima al Duomo di Milano. «Proprio la chiocciola», hanno osservato i sei artisti che formano il collettivo di Cracking Art, «È l’emblema della rigenerazione e, forte di una valenza simbolica nell’informatica, ha un importante significato di comunicazione». A fine mese il Canale Sky Arte HD racconterà in esclusiva l’iter del progetto, documentando nel dettaglio il backstage e le impressioni dei protagonisti. L’esposizione è itinerante, è partita da Roma e ha fatto tappa a Napoli prima di arrivare nel capoluogo lombardo. L’idea ben si inquadra nell’essenza tematica del canale Sky Arte HD: tentare di attribuire una grammatica televisiva all’arte contemporanea, impresa ardua perché l’argomento è privo di tangibile esperienza sensoriale, votato com’è alla sua azione di svelamento della finzione artigianale a vantaggio di una soggettività concettuale codificabile solo in apparenza.
«Sono tante le produzioni originali lanciate da Sky Arte HD», ha precisato il direttore di rete Roberto Pisoni, «Forse quella che tenta di avvicinarsi di più all’idea di arte contemporanea è Potevo farlo anch’io, condotta da Alessandro Cattelan e Francesco Bonami: un tentativo divertente e dissacrante di divulgazione per non addetti ai lavori».
La domanda sorge spontanea: e se fossero proprio i non addetti ai lavori, non i critici, i più vicini alla dimensione cognitiva delle odierne installazioni artistiche?

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto le chiocciole di Cracking Art)