Pubblicato il 05/11/2012, 16:02 | Scritto da La Redazione

I NEGRAMARO: «NON ANDIAMO A SANREMO, NON SAREMO MAI PIÙ IN GARA, NON CREDIAMO NELLA COMPETIZIONE»

Il gruppo salentino che da domani torna nei negozi con la prima raccolta di successi accoglie la stampa in un’antica masseria leccese. TVZOOM c’era. Questo è il racconto di una serata speciale.

Li vedi e non ti sembrano i Negramaro. Ma vecchi amici di sempre. Ti accolgono in una splendida masseria del ‘400 vicino a Lecce, eletta a loro buen retiro, dove hanno scelto di portare gli strumenti per provare, suonare, creare e divertirsi ancora. E per improvvisare un breve concerto dal sapore casalingo, ma capace, per la sua energia, di superare ogni confine.

A dieci anni da quando tutto è cominciato, Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco sono più amici di prima. «Il successo spesso annebbia la vista – confessa Sangiorgi – Ma noi abbiamo la vita di sempre, proviamo qui, il più vicino possibile a casa. Mangiamo e dormiamo insieme, è questo che ci piace fare, oggi forse siamo ancora più amici di quando ci siamo uniti». Per festeggiare questo primo traguardo il gruppo si è regalato la sua prima raccolta, Una storia semplice, da domani nei negozi, con 22 hit e sei brani inediti. Un’operazione, realizzata da Sugar, che torna indietro a Mentre tutto scorre, passa per Parlami d’amore, Via le mani dagli occhi e arriva a Cade la pioggia, Meraviglioso, Scusa se non piango.

Ma se qualcuno li aspetta a festeggiare o cantare in tv o su palchi come il Festival di Sanremo, è meglio che lo sappia subito: la delusione è dietro l’angolo. Il gruppo non andrà all’Ariston, né tanto meno a trasmissioni di impatto mediatico come X Factor e Amici.

Sono già passati per la nazional popolarità sanremese che, non a caso, nel 2005 li ha eliminati al primo ascolto. «Non andremo a Sanremo – chiarisce la voce del gruppo – Non saremo mai più in gara perché non crediamo nella competizione. Sanremo è sempre stato un festival importante, ha sempre rappresentato il fulcro della musica italiana, da Vasco Rossi a Tenco. Nel 2005 abbiamo scelto di presentarci con Mentre tutto scorre nonostante avessimo altri brani più adatti al pubblico sanremese perché volevamo che si conoscesse il vestito che indossavamo. Snobbare Sanremo sarebbe come snobbare i più grandi della canzone italiana». No al Festival, ma no anche a XFactor o Amici «Se ci chiamassero non andremmo – insiste Sangiorgi – Saremmo vetusti e anacronistici, non potrei mai cantare ad Amici, semplicemente perché non mi ci ritrovo. Questi programmi vengono ricordati per talent mediatici come Emma e Alessandra Amoroso, sono brave, sono l’espressione del fermento culturale che a Lecce è cominciato anni fa, a differenza del Nord dove c’erano principalmente cover band. Quando noi siamo arrivati a Sanremo facevamo già cinquemila paganti nei club di tutta Italia». Molto più probabile che i Negramaro tornino ai grandi eventi, concerti in stadi come San Siro e Olimpico, ma è troppo presto per dirlo. Di fronte alla domanda, tutti e sei tacciono. Così come preferiscono sorvolare quando si sfiora l’argomento politico. Solo qualche parola per il conterraneo Nichi Vendola, «a cui va riconosciuto il merito di considerare l’arte come elemento centrale del suo impegno».

In attesa che registi come Emanuele Crialese, Paolo Sorrentino o Matteo Garrone, «i nostri preferiti», li chiamino per una colonna sonora, i Negramaro si concedono al piccolo schermo per La musica sul 2, puntata monografica a loro dedicata in onda a dicembre su Raidue, realizzata nella masseria pugliese.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto i Negramaro)