Pubblicato il 04/11/2012, 17:33 | Scritto da La Redazione

LE SIGNORE DEL CALCIO IN TV

LE SIGNORE DEL CALCIO IN TV
Simona Ventura, Victoria Cabello, Ilaria D’Amico e Paola Ferrari vengono analizzate da Maurizio Caverzan sulle pagine de “Il Giornale”. Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 24, di Maurizio Caverzan. Simona, Ilaria e le altre. Quel poker di donne che domina il calcio tv Le signore del pallone. Ventura torna al passato, D’Amico sempre più glamour, Cabello […]

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Simona Ventura, Victoria Cabello, Ilaria D’Amico e Paola Ferrari vengono analizzate da Maurizio Caverzan sulle pagine de “Il Giornale”.

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 24, di Maurizio Caverzan.

Simona, Ilaria e le altre. Quel poker di donne che domina il calcio tv

Le signore del pallone. Ventura torna al passato, D’Amico sempre più glamour, Cabello punta sui comici, Ferrari si arrende al «bar sport».

Quelle che il calcio… Quelle che, il calcio è roba da uomini. Quelle che, quando c’è la partita io esco con le amiche. Quelle che, il calcio sono 22 cretini in mutande che inseguono una palla. Quelle che no, il calcio me lo guardo anch’io. Quelle che, il calcio lo gioco anch’io. Quelle che, il calcio in tv lo faccio io. Il calcio in tv è una partita al femminile. Per la precisione, dopo il ritorno al primo amore di Simona Ventura, un poker di donne. Il pubblico è tutto maschile e dunque vien facile piazzare una bella donna attira sguardi e innalza audience. Non a caso tutti i talk pallonari sono capitanati da una conduttrice. E non a caso quelli che non ce l’hanno, vedi Mediaset che dovrebbe essere leader del settore, hanno finito per chiudere baracca e burattini. Ritorno al futuro. È quello di Simona Ventura sul canale digitale di Sky, affiancata da Alessandro Bonan. Cielo che Gol è l’ultimo arrivato tra i contenitori che shakerano rigori ed espulsioni, radiocronache di dilettanti, interviste-spot a testimonial del mondo Sky. Una via dimezzo fra l’ormai tradizionale Quelli che e la vecchia Domenica in messa su da Ballandi per reggere quattro ore e arrivare ai «gol prima di tutti».

Insomma, calcio con uso di show condito con l’ironia delle imitazioni, dei fumetti e gli angoli di amarcord con i campioni di ieri. Altro neo: gli applausi continui che sanno di istruzioni da studio. Dopo l’infornata di personaggi della scuderia (Panucci, Briatore), oggi si cambia con Teo Teocoli e Nicole Minetti, quella vera. SuperSimo è quella che il calcio… «assolutamente». Calcio da ridere. Ovvero Quelli che, il vintage vince sempre, o quasi. Nel contenitore di Raidue allungato a tre ore, senza più collegamenti dalle tribune e immagini rubate a bordo campo, il calcio è un tappeto su cui si esercitano i vari comici, ospiti fissi e variabili. Fin dalla sigla domina lo stile figurine Panini, con Gullit e Maradona, Vialli con i riccioli, Baggio e Bearzot. Il pubblico Rai è un po’ stagionato e quindi vai con gli anni ’80-’90. Victoria Cabello si muove tra il Trio Medusa che tenta di far ridere, la postazione di Caputi e Tombolini, gli ospiti che seguono le partite sui monitor. L’arma vincente sono le imitazioni di Virginia Raffaele (Nicole Minetti e Belén Rodriguez) e Ubaldo Pantani (Antonio Conte). Siamo in un programma comico con un buon contributo di autori. Una delle battute migliori è venuta alla Raffaele alias Belén invitata a essere prudente sullo sgabello perché «sei incinta». «Lo so», ha replicato. «Li leggo anch’io i giornali». Da spalla comica la Cabello, quella che il calcio, «mai coverto», dà il meglio di sé.

Il glamour al potere. Come si presenterà oggi Ilaria D’Amico? È la domanda che serpeggia tra i telespettatori in attesa di Sky Calcio Show la domenica pomeriggio. Ci troviamo nella scatola più tecnica e competente della tivvù di settore. I commenti e le domande agli allenatori nel post-partita di Massimo Mauro, Billy Costacurta, Giorgio Porrà e Gianluca Di Marzio sviscerano gli avvenimenti sui campi dalla A alla Zeta. Calcio con formula Gazzetta dello Sport. Molto patinata, Ilaria si muove senza complessi perché si vede che ha studiato. Dopo i match, se la tua squadra ha vinto, goditi anche le curve di Ilaria; se ha perso consolati sempre con quelle…

Quella che, la pupa del calcio. Al bar dello sport. Paola Ferrari cerca faticosamente di riportare la faccenda su un piano di serietà accettabile. Fa le domande giuste, salvo interrompere precocemente il suo interlocutore. Ma con una spalla come Gene Gnocchi lo sforzo è titanico. Se poi ci si mette anche Ivan Zazzaroni, la frittata è fatta. La vecchia Domenica sportiva arriva buon’ultima, quando immagini e polemiche hanno già fatto il giro dell’etere e dei satelliti. Unica àncora di salvezza è un posticipo in grado di rinfrescare la serata. Altrimenti bisogna fare i salti mortali, anche per capire le lavagne di Adriano Bacconi. Spesso minigonnata, la Ferrari regge la cattedra da illo tempore. Quella che il calcio «è importante». E per una volta l’aggettivo è usato correttamente.