Pubblicato il 26/10/2012, 15:30 | Scritto da La Redazione

SIMONA VENTURA: «CON “CIELO CHE GOL!” TORNO ALLA MIA PASSIONE DI SEMPRE, MA NON FATE PARAGONI CON “QUELLI CHE…”»

La conduttrice ha raccontato le sue impressioni alla vigilia del nuovo programma calcistico, al via da domenica 28 ottobre alle ore 14.00 su Cielo (DTT canale 26, Sky canale 126 e TivùSat canale 19).

«Sono tornata a casa», dice Simona Ventura riferendosi al pallino di sempre, anzi al pallone. C’è da capirla. In fondo, con il calcio è cresciuta, ne ha condiviso persino il talamo nuziale. Cielo che gol!, in onda in chiaro su Cielo alle 14.00 da domenica 28 ottobre, vedrà la Simonazionale, coadiuvata da Alessandro Bonan, destreggiarsi tra collegamenti, ospiti, interviste. Qualcosa di simile a quel che faceva ai tempi della Rai, ma «Nessun raffronto con Quelli che…», ha tenuto a sottolineare, ridendo sotto i baffi che non ha. Lo scarto dialettico tra ciò che pensa e ciò che non può dire è palpabile, in cuor suo la Ventura è consapevole di poter erodere progressivi spettatori proprio all’entertainment sportivo condotto da Victoria Cabello.

Davvero nessuna ambizione di confrontarsi con Quelli che…?
«Non sento lo scontro con la Rai, Cielo è una realtà piccola, gli spettatori non sono abituati a guardare Cielo, mentre la Rai rimane un punto di riferimento. Non vogliamo fare paragoni, vogliamo crescere nel tempo, progressivamente. Abbiamo a disposizione tre anni, la durata di acquisizione dei diritti in chiaro sugli highlights del campionato di calcio. Nessuno sul piano tecnico racconta il calcio meglio di Sky, noi cercheremo di farlo sul piano sentimentale, dell’intrattenimento, cercando di conquistare l’italiano medio che si gode il relax della domenica pomeriggio».
Per usare un gergo calcistico, Cielo ha acquisito i diritti sul campionato in “zona Cesarini”.
«Abbiamo imbastito un programma che durerà 4 ore e mezza a puntata in poche settimane. Ci siamo messi a lavorare subito, abbiamo una squadra ampia e valida: da Alessandro Bonan, a Vera Spadini, che leggerà i risultati, a tutta la redazione. Darò spazio a tutti, non sarò un’accentratrice di parole».
Quali saranno gli ospiti della prima puntata?
«Christian De Sica, Flavio Briatore, la vincitrice della scorsa edizione di X Factor, Francesca Michielin, il primo eliminato di quella nuova, Nicola Liotta. E poi, le ex colonne interiste Fontolan e Nicola Berti».
Tra X Factor e Cielo che gol!, non avrà tempo di annoiarsi. Spaventata dal carico di lavoro in arrivo?
«Da tempo non mi confrontavo con due dirette a settimana. Lo faccio con passione, impegno, tanta fiducia. Se i riscontri sono buoni, come sta già accadendo, la fatica passa in secondo piano. Ogni puntata di Cielo che gol! durerà quattro ore e mezza. Trascorse per intero sui tacchi. Non sarà una passeggiata di salute. Ma il desiderio di contribuire a scrivere la storia di Cielo su un foglio ancora bianco batte qualsiasi stress psicofisico».
Oltre a essere la prima finestra in chiaro sugli highlights di campionato, farete parecchie interviste ai protagonisti.
«Intervisteremo calciatori, allenatori, addetti ai lavori sia prima, sia dopo le partite. Abbiamo ribattezzato le interviste “interviste Boccuccia”».
Boccuccia?
«Un tributo estetico a Stramaccioni. L’avete guardato durante le conferenze stampa? Scherzi a parte, meno male che abbiamo i diritti per le interviste. Ricordo i tempi di Telemontecarlo…».
Si riferisce ai tempi di Galagoal, con Alba Parietti?
«Sì. In quel periodo, nonostante a Galagoal non avessimo i diritti , riuscivo comunque a intervistare i protagonisti del campionato: piuttosto li aspettavo sotto casa, li incontravo al bar».
È vero che, tra le tante rubriche, ce ne sarà una in versione talent, riservata a giovani, aspiranti cronisti?
«Si chiamerà Sognando Caressa. Ogni settimana, tre giovani Caressa in erba si cimenteranno nel commento in diretta delle partite sotto l’occhio esperto di Alessandro Bonan. Il vincitore avrà diritto a fare un’esperienza nella redazione di Sky Sport».
Lei è cresciuta con il calcio. Come ricora i tempi da tifosa sfegatata del Torino?
«Da lì ha avuto inizio il mio legame indissolubile con il calcio. Una mia madrina faceva parte del Torino Club di Chivasso, in Piemonte, mi regalava un sacco di gadget. Così mi sono appassionata alla squadra granata, meno blasonata rispetto alla Juventus, ma ricca di spunti romantici e vissuti».
 I suoi figli sono tifosi?
«Uno è interista, l’altro milanista. Durante i derby si scannano. Ma il milanista, ultimamente, ha poco da gioire».

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Simona Ventura e Alessandro Bonan)