Pubblicato il 22/10/2012, 09:33 | Scritto da La Redazione

BENEDETTA PARODI: «BATTO L’EROTISMO CON LA MIA CUCINA»

BENEDETTA PARODI: «BATTO L’EROTISMO CON LA MIA CUCINA»
  Il libro della cuoca tv vola: «Gli uomini mi leggono e con le ricette difficili supererò “Le sfumature”». La “sfida” della Parodi al best seller del momento. Soddisfatta del presente. E i progetti futuri: «Più avanti vorrei cucinare per me, non per gli altri. E scrivere un libro fantasy».   Rassegna Stampa: La Gazzetta […]

 

Il libro della cuoca tv vola: «Gli uomini mi leggono e con le ricette difficili supererò “Le sfumature”». La “sfida” della Parodi al best seller del momento. Soddisfatta del presente. E i progetti futuri: «Più avanti vorrei cucinare per me, non per gli altri. E scrivere un libro fantasy».

 

Rassegna Stampa: La Gazzetta dello Sport, pagina 42, di Filippo Conticello

 

Parodi è per tutti

«Batto l’erotismo con la mia cucina»

Il libro della cuoca tv vola: «Gli uomini mi leggono e con le ricette difficili supererò “Le sfumature”»


Benedetta Parodi, ma come ha fatto? Le sue «50 sfumature di fritto»… stanno scalzando quelle vere.
«Inaspettato. Quando leggevo la trilogia della James pensavo: “Non mi piace e me la trovo pure tra i piedi, pensa te che sfortuna”. E invece…».
Invece il suo «Mettiamoci a cucinare» è già secondo in classifica e pare destinato a superare «Cinquanta sfumature di grigio», il bestseller erotico da tempo sul trono.
«Scherzando, hanno scritto: dai vibratori ai frullatori. Questo libro è diverso dagli altri: ha un nuovo, forte impatto grafico e le foto le ho fatte io. Poi continuo il dialogo con i lettori, ma alzando l’asticella della difficoltà dei piatti. La mia cifra è la cucina democratica, per tutti, ma chi ha imparato a spadellare adesso provi pure qualche elaborato sufflè!».
A vedere la tendenza editoriale, non si esce da sesso e cibo: un po’ limitante per le donne?
«Certo, limitante, ma ci si dimentica spesso che i miei lettori sono anche uomini e ragazzi. E che io mi rivolgo a donne dinamiche, con un lavoro, che sfamano i figli in tacco 12».
Dai «Menù di Benedetta» ai libri, non teme però di essere etichettata? Non vuole uscire dalla cucina prima o poi?
«Non vedo altre direzioni professionali: i tg mi annoiano. Questa è una passione vera, che supera le altre. Magari in futuro preferirei più cucinare per me che per gli altri. E scrivere un fantasy lontano dalle padelle. Per ora però va bene il pomeriggio di La7: io e mia sorella Cristina ci siamo cucite due bei programmi addosso».
Pensa, comunque, che si esaurirà il filone dei fornelli?
«No, la crisi ci fa richiudere in una dimensione familiare e poi il mondo ci bombarda con stimoli nuovi. L’industria del cibo permette di fare grandi cose in poco tempo. Basta un salto al supermercato e il gioco è quasi fatto».
E lei anche al supermercato dà consigli per le ricette?
«Lì fioccano le domande di aspiranti cuochi e cuoche, ma con educazione: ho imparato che la cucina tira fuori il meglio dell’uomo».