Pubblicato il 20/10/2012, 17:02 | Scritto da La Redazione

LE TARTARUGHE BRUTTE, MA BUONE, SONO PRONTE A TORNARE SULLE STRADE DI NEW YORK

LE TARTARUGHE BRUTTE, MA BUONE, SONO PRONTE A TORNARE SULLE STRADE DI NEW YORK
  Dal 9 novembre su Nickelodeon prendono il via i nuovi episodi della tartarughe Ninja, i quattro fratelli che con le loro mosse da antichi guerrieri giapponesi mantengono l’ordine nella Grande Mela. Brutte, oggettivamente, sono brutte. Però hanno nomi illustri, perché si chiamano Michelangelo, Leonardo, Donatello e Raffaello e dal 9 novembre tornano nelle strade […]

 

Dal 9 novembre su Nickelodeon prendono il via i nuovi episodi della tartarughe Ninja, i quattro fratelli che con le loro mosse da antichi guerrieri giapponesi mantengono l’ordine nella Grande Mela.

Brutte, oggettivamente, sono brutte. Però hanno nomi illustri, perché si chiamano Michelangelo, Leonardo, Donatello e Raffaello e dal 9 novembre tornano nelle strade di New York a combattere contro mostri, robot e cosi strani, non chiedetemi altro, vi prego. Sono le Tartarughe Ninja, le quattro tarta-mascherate allevate a cultura zen degli antichi guerrieri giapponesi e per questo determinate a rispettare il loro sotterraneo codice d’onore.

Ora, se provate nominare questi quattro esserini dalle facce un po’ incavolate, alle bambine, probabilmente vi faranno fermare a «tarta». Che schifo, quelle se le guardano i maschi. Ecco, i maschi. Alla parola «tarta» molto probabilmente saranno già scattati in piedi per ripetere le mosse samurai dei Ninja, augurandosi che non abbiano in mano spade, katane o Naginate.

Dal prossimo 9 novembre Nickelodeon propone i nuovi episodi di questi quattro fratelli, nati dalla mente, che qualcosa di perverso deve avere, dei disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird nel lontano 1984.

Loro, le quattro turtle, si presentano così. Michelangelo: «Chiamatemi Mikey, sono il più simpatico dei fratelli. Mi piace giocare con i videogames, lo skateboard, fare scherzi e mangiare pizza! Con la mia Kusarigama, lo smackdown è garantito». Se avete un maschio in giro per casa chiedete a lui cosa significa smackdown.

Leonardo: «Mi chiamo Leo e ho tre fratelli casinisti, che mi danno sempre problemi, ma io li tengo a bada… di solito. Il Maestro Splinter ha scelto me come leader, perché io mangio e respiro ninjutsu. Non è che i miei fratelli non siano bravi, è solo che io sono migliore. Combatto con la mia Niten Ryu, perchè due katane sono meglio di una». Al maschio di prima, quello che continua a girare per casa, chiedete pure cosa sono il ninjutsu e due katane.

Donatello. «Io sono Donnie, il cervello della squadra. Invento strumenti, armi e incredibili veicoli, per proteggere me e i miei fratelli. Sono anche un hacker, posso intrufolarmi in computer, firewall e sistemi di sicurezza. L’unica cosa che non riesco a fare, è farmi notare da April, la nostra migliore amica». Forse questo potete anche non chiederlo al povero maschio che gira per casa.

Raffaello: «Io sono Raph. Se c’è una rissa, ci sono anche io. Leo pianifica tutto, io preferisco prima attaccare e poi chiedere spiegazioni. Se qualcuno prova a toccare me o miei fratelli, dovrà vedersela con me. Combatto con le mie Sai, quando non le uso per mangiare la pizza». A questo punto lasciate stare lo sfinito maschietto e andate su un qualsiasi sito Internet per visualizzare le Sai di Raph.

Nonostante il loro orrido aspetto, le quattro Ninja sono tartarughe mutanti buone, a cui il Maestro Splinter, un ratto sensei, ha insegnato l’arte del ninjutsu. Una volta emerse dalla loro tana nelle fognature, scoprono il sorprendente mondo della città di New York e si trovano a fronteggiare criminali peggiori, e a gustare pizza molto migliore, di quello che avevano immaginato. Ma prima di mangiare devono vedersela con Shredder, Kraang e molti altri mutanti con super-poteri, per assurgere al ruolo di eroi a cui sono destinate.

Non che si tratti di un capolavoro dell’animazione, con tutte quelle mosse ricordano i centinaia di cartoni animati manga del passato, ma almeno incarnano l’onore nelle società di oggi. Se le Tartarughe incontrassero sulla loro strada i Barbapapà ne resterebbero folgorate, incapaci di classificarli. Una come Dora l’esploratrice, per esempio, lo saprebbe fare. Non chiedete a una Tartaruga Ninja di andare oltre le sue mosse e le sue katane.

 

Tiziana Leone 

 

(Nella foto le Tartarughe Ninja)