Pubblicato il 18/10/2012, 16:39 | Scritto da La Redazione

LANDO BUZZANCA: «IN TV SONO UN GENERALE PERFIDO, MA NELLA VITA SONO SOLTANTO SOLO»

LANDO BUZZANCA: «IN TV SONO UN GENERALE PERFIDO, MA NELLA VITA SONO SOLTANTO SOLO»
L’attore, in una conversazione con TVZOOM, racconta il suo personaggio nella fiction di Rai1 “Terra ribelle. Il nuovo mondo”. Non mancano frecciate politiche e ricordi privati. Ha lo sguardo cattivissimo, necessario per interpretare un capo dell’esercito che ordina ai suoi di uccidere tre indios a caso, così solo per dimostrazione. «Finalmente ho avuto un ruolo […]

L’attore, in una conversazione con TVZOOM, racconta il suo personaggio nella fiction di Rai1 “Terra ribelle. Il nuovo mondo”. Non mancano frecciate politiche e ricordi privati.

Ha lo sguardo cattivissimo, necessario per interpretare un capo dell’esercito che ordina ai suoi di uccidere tre indios a caso, così solo per dimostrazione. «Finalmente ho avuto un ruolo un po’ più serio, quello di un uomo di grande responsabilità», sorride Lando Buzzanca.

Il Merlo maschio ha perso il vizio, quel vizio, ma si consola con la divisa, quella che il generale Alfredo Malagridas indossa durante le otto puntate di Terra ribelle – il Nuovo mondo, la fiction diretta da Ambrogio Lo Giudice, al via su Rai1 domenica in prima serata.

Tra amori, odi, vendette, intrighi e qualche scena velatamente hard, ma senza scomodare il Moige, per carità, la fiction, ambientata in Sudamerica, è il classico feuilleton in stile Ottocentesco. Dove Buzzanca fa il cattivo. «Il mio personaggio ha molte sfaccettature – racconta l’attore siciliano – È a capo di un esercito con cui vuole creare una nuova nazione, il suo idolo è Giulio Cesare. È ricchissimo e nelle sue miniere lavorano bambini che tratta come animali. E’ un megalomane falso e crudele, però ha anche un grande rispetto per una parola, l’onore. Non spara mai ai nemici che alzano bandiera bianca. Ama l’onore e la giustizia, praticamente un politico».

Scusi, ma associare la parola onore ai politici non le sembra un po’ fuori luogo?

«No, esistono ancora politici attaccati all’onore, non sono tutti come quelli che escono sui giornali».

Qualche esempio?

«Penso a Enrico Gasbarra, una persona straordinaria che sta venendo fuori perché ha sempre vissuto in maniera riservata. Un altro è Berlusconi, lui non ha mai rubato».

Parentesi, qui Buzzanca ride. Tanto. Gli facciamo notare che magari, così, casualmente, tanto volte, non si sa mai, e comunque il Cavaliere è stato indagato per corruzione. E lui continua a ridere. Poi va avanti.

«Guardi che Berlusconi ha perso molti soldi facendo il governatore».

Quindi secondo lei si dovrebbe ricandidare?

«No, non si deve ricandidare, è molto meglio per lui. Ma quando ho sentito un signore giudicare la sua candidatura come “agghiacciante” mi è venuto da ridere, perché quell’uomo è un frigorifero».

(Per la cronaca, l’uomo-frigorifero è Pierluigi Bersani, segretario del Pd).

Il perfido generale che lei interpreta, le somiglia?

«No, in niente».

Dove avete girato?

«Siamo stati quattro mesi nel confine tra Uruguay e Brasile, posti bellissimi che non conoscevo, peccato siano gestiti malissimo dal Governo».

Non è che a noi, in Italia, sia andata poi tanto meglio…

«No guardi si sbaglia, lì stanno molto peggio, vengono governati dai tupamaros, ha presente chi sono?»

Ho presente. Torniamo a parlare di tv, va. Farà la seconda serie del Restauratore?

«Sì, c’è nel mio contratto. Le riprese dovrebbero partire in primavera. Lavorare mi aiuta molto a superare il dolore della morte di mia moglie. Ne conservo le ceneri in camera, quando torno a casa dal set rimango con la mia solitudine».

E come sta?

«Da Dio. Non vedo l’ora che la cameriera se ne vada pur di rimanere solo».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Lando Buzzanca)