Pubblicato il 18/10/2012, 15:34 | Scritto da La Redazione

MAX NOVARESI: «GLI IMPREVISTI A “XTRAFACTOR” NON MANCHERANNO, MA SO COME GESTIRLI»

MAX NOVARESI: «GLI IMPREVISTI A “XTRAFACTOR” NON MANCHERANNO, MA SO COME GESTIRLI»
Il conduttore di “Xtrafactor” ha raccontato a TVZOOM il suo stato d’animo prima del nuovo esordio si stasera, alle 21.10 su Sky Uno HD, e ha descritto l’esperienza di “Affari Tuoi”. Max Novaresi è carico come un orologio a cucù il cui pennuto, al termine del countdown, anziché saltar fuori strillando «Cucù, cucù!», è pronto a […]

Il conduttore di “Xtrafactor” ha raccontato a TVZOOM il suo stato d’animo prima del nuovo esordio si stasera, alle 21.10 su Sky Uno HD, e ha descritto l’esperienza di “Affari Tuoi”.

Max Novaresi è carico come un orologio a cucù il cui pennuto, al termine del countdown, anziché saltar fuori strillando «Cucù, cucù!», è pronto a sibilare: «Web Factor, Web Factor!». Mancano poche ore alla serata inaugurale della nuova sfida di X Factor su Sky Uno HD, e toccherà a Max, coadiuvato da Brenda Lodigiani, saggiare il terreno proprio con i dieci minuti pre contest interamente dedicati al pubblico della rete. Dopodiché, a gara conclusa, spazio al consueto Xtrafactor, dal cubo social room.
Novaresi, che si divide tra Sky e la Rai con Affari Tuoi («Ma ho realizzato anche due progetti di format che non indovinerete mai») non teme il nuovo esordio: «So che il peggio non è passato, ma so come affrontarlo, stavolta».
Max, il peggio non è passato? Che cos’è, il peggio?
«Il peggio, cioè gli imprevisti che capitano sempre durante una diretta. Da casa mica sempre il pubblico se ne accorge, sai? La differenza è che, essendo un team rodato da una stagione, ora sappiamo come gestirli. Siamo carichi e pieni di entusiasmo. Siamo un blocco granitico».
L’anno scorso ci sono stati imprevisti, durante l’Xtrafactor?
«Ah, quelli non sono mancati. Tipo Morgan che non rientra in trasmissione nel momento giusto. Oppure, durante la prima puntata dello scorso anno, dalla regia avrebbero dovuto darci indicazioni circa le telefonate in arrivo e le successive comunicazioni, ma il collegamento è saltato per quasi tutto il tempo. Così abbiamo improvvisato, scambiandoci occhiatacce con i tecnici. E’ il classico bello della diretta».
Quest’anno il suo lavoro e quello di Brenda raddoppierà: ci sarà anche il Web Factor.
«Dieci minuti contati di anticipazioni, dedicati al pubblico della rete. Un grande esperimento di interazione multimediale. E ricordiamo anche la partnership con Radio Deejay, con Diego e La Pina che commenteranno in diretta la gara sul secondo canale audio del decoder Sky. Oltre a Rocco Tanica, opinionista fisso, Avetik e Devia, due ospiti speciali, Celeste Laudisio e tutta la redazione».
Contenuti multimediali e interazioni via web. E’ quella la tv del futuro?
«Sono i primi passi di un futuro ancora remoto, almeno in Italia. Negli USA è diverso. Però tra Sky on demand, Premium Play eccetera, anche da noi qualcosa si muove. Per adeguarci al modo di concepire la tv d’oltreoceano passerà ancora del tempo. Per esempio, io sono un fan della web fiction americana The Confession, ma in Italia non sarebbe ancora proponibile. Tieni presente anche che tutta la parte web non è ancora rilevata dagli indici d’ascolto».
Forse è proprio questa la forza di Sky: potete concentrarvi sulla qualità del prodotto senza avere il forcone dell’auditel a pungolarvi.
«Vero, nella misura in cui non lavori per fare ascolto ma per realizzare un prodotto così bello e qualitativo da attirare nuovo pubblico».
Punterete a incrementare ulteriormente il vostro seguito, specie tra i giovanissimi.

«Quello è lo scopo di sempre. La serata del giovedì si sta dimostrando molto stimolante. X Factor, Pechino Express, Santoro. Vedi perché è utile la tv on demand? In occasioni del genere, la scelta è dura».
Che ne pensa dei nuovi concorrenti di X Factor?
«Non ti dico niente delle mie preferenze personali perché manca poco all’inizio. Però, credimi, il livello di quest’anno è pazzesco. Molto più alto di quello dell’anno scorso. Ci saranno delle chicche che…».
Che?
«Eh, niente. Ve ne accorgerete. Delle chicche pazzesche».
Nel frattempo, sta facendo su e giù tra Milano e Roma per Affari Tuoi.
«Con Affari Tuoi siamo partiti all’arrembaggio. C’è un bel clima. Nella prima serata ci hanno controprogrammato la fiction di Gabriel Garko ed è stata davvero dura. Abbiamo fatto il 13% di share. Poi abbiamo fatto il 19%. Sabato e Domenica ci siamo assestati intorno al 21%. Siamo a due punti dal nostro competitor».
Quest’anno la durata complessiva è inferiore.
«Dura il tempo necessario. Nei giorni feriali sono 28 minuti rispetto ai 45 del passato. Credo che questo sia l’equilibrio perfetto per Affari Tuoi».
Come si trova nel ruolo del dottore, che interpreta dal 2009?
«A parte che ogni volta che lo faccio perdo un’ora di vita, mi trovo benissimo (ride, nda)».
Non le manca un po’ la radio?
«Mi manca tantissimo e appena troverò il tempo, tornerò a farla. Cinque anni a Radio 101 non si dimenticano. La radio è quasi più bella della tv. Sei solo col microfono, hai il contatto diretto con la gente. Pensando a maestri della radio, mi viene in mente Aldo Forbice, oppure Linus. Personaggi capaci di creare contenuto e legame col pubblico. Anche perché, al giorno d’oggi, se voglio ascoltare musica la scarico, ascolto un cd. In radio, la musica deve essere un corollario a un forte contenuto».
Che cosa sta combinando, o che cosa vorrebbe combinare, il Max Novaresi autore tv?
«Tra i desideri, c’è fare Sanremo, lavorare con Bonolis, con la Carrà, con Baudo. Grandi maestri che possono insegnarmi molto. Per il resto, ho appena venduto due format all’estero. Uno avrà una prima anche in Italia».
Si tratta di…?

«Eh, sforzatevi, indagate. Io non ve lo dirò maaai, hahahah».
E la conversazione si chiude con la beffarda risata di un Novaresi mefistofelico, che scompare dietro una nuvola sulfurea.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Max Novaresi)