Pubblicato il 17/10/2012, 14:08 | Scritto da La Redazione

SIMONA VENTURA: «DIRE NO AI RAGAZZI NON MI PESA, NON VOGLIO CREARE DEGLI INFELICI»

SIMONA VENTURA: «DIRE NO AI RAGAZZI NON MI PESA, NON VOGLIO CREARE DEGLI INFELICI»
Simona Ventura, a un giorno dal debutto di “XFactor” su Sky Uno Hd, racconta a TVZOOM le sue scelte, i suoi “no” e la sua squadra. E a Fazio che ha vietato il Sanremo giovani agli under 18 manda a dire: «Parole al vento». Detesta i pietismi, preferisce la franchezza, anche quando significa un no […]

Simona Ventura, a un giorno dal debutto di “XFactor” su Sky Uno Hd, racconta a TVZOOM le sue scelte, i suoi “no” e la sua squadra. E a Fazio che ha vietato il Sanremo giovani agli under 18 manda a dire: «Parole al vento».

Detesta i pietismi, preferisce la franchezza, anche quando significa un no diretto in faccia a un ragazzino di quindici anni, che vede così sgretolarsi centinaia di migliaia di milioni di sogni. Life is life. E se si tenta la scalata a XFactor bisogna pur essere consapevoli che sul quel palco non si fanno sconti a nessuno. Così, quando chiediamo a Simona Ventura, quanto le pesa dire un «no», ecco servita la risposta. «Mi pesa molto poco, perché non voglio creare degli infelici. Ho avuto la sfortuna di incontrare sul mio cammino professionale persone che poi hanno distrutto le loro vite, penso alle persone comuni dell’Isola dei famosi».

Pentita della scelta di portare i non famosi all’Isola?

«Ho visto alcuni capaci di vivere dei loro bei ricordi e altri che invece hanno rovinato la loro esistenza. Ecco perché alla fine non volevo più portare sull’isola gente comune. E comunque dicendo di no a questi ragazzi sono anche lungimirante».

A XFactor si creano anche “falsi” miti come Avetik, il cameriere armeno diventato già l’idolo dei social network…

«Sono contenta che non abbia lasciato il suo lavoro di cameriere a tempo indeterminato, visto il periodo, non mi sembrava proprio il caso».

Quest’anno guida la squadra degli Uomini-Under 24, come li ha scelti?

«Ho cercato di scegliere con grande cura: volevo capire cosa mancasse nel mercato musicale italiano, ci tenevo a non prendere ragazzi che magari già si erano visti. Ho scelto Daniele, Davide e Nicola perché sono molto diversi l’uno dall’altro, con tre stili differenti, possono riempire una casella vuota».

Hanno tutti e tre vent’anni e poca esperienza sul palco. Come stanno vivendo il debutto a X Factor?

«Stanno muovendo i primissimi passi in questo mondo, sono ansiosi, ma non voglio caricarli di paure. Preferisco che pensino a questa come un’esperienza da ricordare per la vita»

Anche quest’anno deve fare i conti con la solita “accusa” di non essere un giudice all’altezza in quanto non cantante, ma conduttrice?

«Non più. Non devo più cercare di farmi capire o avere il timore di portare svantaggio alla mia squadra per il fatto che non sono una cantante. Ho un approccio non dico sicuro, ma di certo entusiasta verso questi ragazzi. Voglio divertirmi e divertire il pubblico. Il mio sogno è che cantino lo stesso brano con tre stili diversi».

Quando si è resa conto di non sentire più quell’ansia da prestazione?

«Dopo la vittoria di Francesca Michielin, portata avanti da me. Forse ho dimostrato che il giudice lo so fare»

Un giudizio sugli altri tre giudici.

«Arisa è una cantante fantastica e una persona di cultura, Morgan è il solito eclettico, per me ormai è come un fratello, lavoriamo insieme da cinque anni. Elio è il nostro saggio e cinico al punto giusto».

Un commento sulle polemiche sul Sanremo giovani di Fabio Fazio che ha chiuso le porte agli under 18?

«Parole al vento che lasciano il tempo che trovano».

Parliamo del suo ritorno al calcio con la trasmissione della domenica pomeriggio su Cielo?

«No, magari ne parliamo venerdì, c’è una conferenza stampa apposta».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Simona Ventura)