Pubblicato il 16/10/2012, 15:31 | Scritto da La Redazione

GUBITOSI: «PRODUCIAMO INTERNAMENTE». MA È SICURO DI ESSERNE IN GRADO?

GUBITOSI: «PRODUCIAMO INTERNAMENTE». MA È SICURO DI ESSERNE IN GRADO?
Con 11mila dipendenti il direttore generale di Viale Mazzini ha annunciato che vuole smettere di appaltare esternamente le produzioni. Ma siamo convinti che realizzare qualcosa in Rai costi meno e sia più bello? «I quattro centri di produzione Rai sono importanti, con studi, dotazioni, apparati, ma soprattutto professionalità che possono e debbono rendere più efficiente […]

Con 11mila dipendenti il direttore generale di Viale Mazzini ha annunciato che vuole smettere di appaltare esternamente le produzioni. Ma siamo convinti che realizzare qualcosa in Rai costi meno e sia più bello?

«I quattro centri di produzione Rai sono importanti, con studi, dotazioni, apparati, ma soprattutto professionalità che possono e debbono rendere più efficiente la produzione. È molto importante che questi centri vengano gestiti in maniera da garantire l’ottimizzazione delle risorse anche riportando all’interno attività prima gestite all’esterno», ha dichiarato qualche giorno fa a Repubblica il Direttore Generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi.

Le intenzioni di Gubitosi sono quelle che qualunque manager normodotato avrebbe, arrivando in un’azienda come la Rai: «Perché abbiamo 11mila dipendenti e poi appaltiamo quasi tutto esternamente?». Questa di solito è la domanda che ogni nuova governance si pone nei primi cento giorni di insediamento. La risposta, di solito, arriva dopo altri cento giorni: «Perché fuori lo sanno fare meglio e costano meno».

Il problema non è certo il personale, che in Rai non manca, ma è l’organizzazione di lavoro. Le piccole o medie case di produzione sanno ottimizzare meglio i costi e le risorse. A viale Mazzini, ma come in Mediaset (che ha circa 6mila dipendenti e per il 2013 ha la stessa intenzione di produrre internamente), ancora esistono impostazioni di lavoro da era analogica e geologica. Ciò che manca è la flessibilità, mentale e di approccio al lavoro. Per quale ragione una delegazione Rai è in media tre volte superiore a quella di qualsiasi altra casa produzione, per coprire gli stessi eventi? E non voglio entrare poi nel merito della riuscita.

Oltre a sistemi produttivi antiquati, manca anche la creatività legata ai linguaggi. Un piccolo esempio? Le grafiche e le sigle dei programmi Rai sono anni luce indietro (e costano molto di più) rispetto a quelle di realtà ben più piccole.

Quindi, ha sicuramente ragione Gubitosi ad augurarsi di sfruttare meglio le risorse interne, ma la vera sfida è di metterle in grado di lavorare al passo con i tempi, per dare vita a un prodotto competitivo e non obsoleto.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Luigi Gubitosi)