Pubblicato il 15/10/2012, 11:38 | Scritto da La Redazione

TERENCE HILL FENOMENO: PICCO DA 7,5 MILIONI. ANCHE CON VELTRONI IL PD FA 3,5 MILIONI DA FAZIO

Che passi Bersani, Renzi o Veltroni, in qualunque posizione della scaletta di “Che tempo che fa”, ascolti e share simili per i big del Partito Democratico. “A due passi dal cielo” fa un esordio da record e supera anche il picco di “Affari Tuoi”. Gli scoop, ma soprattutto l’assenza del calcio, migliorano le performance scarse di “Domenica Live”.

Una domenica molto diversa dalle altre, quella che sembrava dover segnare, anche in termini di bacini d’ascolto, lo spartiacque tra il prolungamento di temperature e abitudini quasi estive e l’avvio dell’autunno vero e proprio. Poco sport in tv – Formula 1 e Moto Gp a parte, e però collocati in orari anomali – nelle grandi metropoli si andava a piedi, in attesa della grande perturbazione atmosferica del lunedì, destinata a divenire comunque – sia che fosse davvero pericolosa e apportatrice di danni sia che non lo fosse – materia di discussione in telegiornali e programmi contenitore a corto di argomenti.

La politica ha infiorettato la giornata televisiva da mane a notte: a In Mezzora su Rai Tre è passato Pierluigi Bersani, raddoppiando quasi il risultato ottenuto dal programma di Lucia Annunziata sette giorni prima con Rosy Bindi. Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, ha subito gli attacchi di Alessio Vinci, mentre pensava di giocare in casa nel contenitore di Canale 5, ed ha minacciato querele al conduttore ed al programma facendo lievitare leggermente rispetto a sette giorni prima gli ascolti di Domenica Live. Nel preserale, ma non nella collocazione ‘prestige” di Che tempo che fa (prima della sparata di Luciana Littizzetto), dove Fabio Fazio ha preferito collocare Giorgio Panariello, Walter Veltroni ha annunciato che non vuole ricandidarsi al Parlamento proprio mentre su La7, nel debolissimo In Onda, Giulio Tremonti cercava di lanciare il suo nuovo movimento politico.

Il talk di Luca Telese e Nicola Porro ha fatto soltanto il 2,41% di share, ma non si può dare la colpa all’ex ministro dell’economia considerato che sulla stessa fascia Affari Tuoi ha stravinto la sfida della domenica contro Striscia dall’alto di un risultato di 5,7 milioni di spettatori (picco alle 21.32 a quota 7,472 milioni), con il programma di Antonio Ricci a 4,5 milioni, mentre Fabio Fazio con i suoi ospiti ed i suoi scoop ha superato quota 4 milioni.

Interessante l’analisi del minuto per minuto del programma di Rai Tre. Quando è arrivato in studio Walter Veltroni alle 20.33, Che tempo che fa aveva al seguito 2,8 milioni di spettatori e l’11,46% di share; alle 20.49, mentre l’ex sindaco di Roma annunciava che non si sarebbe candidato alle prossime elezioni, il programma ha raggiunto quota 3,5 milioni di spettatori ed il 13,24% di share.

Dato curioso, aveva chiuso al 13% di share e più o meno con lo stesso numero di spettatori il suo intervento a Che tempo che fa della domenica, ma nello slot successivo, Pierluigi Bersani nella puntata di sette giorni prima; mentre al lunedì, ancora più tardi nella serata, ma contro Adriano Celentano su Canale 5, aveva raccolto stesso share e stessi ascolti anche Matteo Renzi, situando di fatto a 3,5 milioni e al 14% circa di share la quantità di pubblico più strettamente interessata alle dinamiche del Pd.

Con Giorgio Panariello, invece, Fazio è partito da 3 milioni e l’11,24% di share per atterrare dopo una ventina di minuti a 4,9 milioni e 17,36%. Infine con l’intervento comico di Luciana Littizzetto, il programma di Rai Tre ha conquistato il secondo posto in graduatoria dopo la fiction di Rai Uno, A due passi dal cielo, partendo da quota 4,2 milioni e 14,6% alle 21.20 e finendo a 6,3 milioni e 21,7% alle 21.33.

Il fenomeno di serata, incontestabilmente, è stata però la fiction di Rai Uno con Terence Hill. Che fosse attesa, oltre che ben trainata, lo dice il dato dell’avvio: alle 21.36 oltre 6,6 milioni di spettatori ed il 23,07% di share. Il picco di A due passi dal cielo, inoltre, a quota 7,549 milioni alle 22.17, ha superato anche quello di Affari. Infine è stato esaltante anche il dato di chiusura: alle 23.29 erano ancora 6,860 milioni gli spettatori con uno share record del 35,25%.

Dietro il programma di Rai Uno è passato subito al secondo posto il film di Canale 5 quando su Rai Tre è finito il passaggio della Littizzetto. Report ha tenuto bene sul 10%, ma senza particolari eccitazioni dei risultati nell’arco della sua durata e rimanendo dietro Ncis e Rai Due. Quando, infine, è finita la fiction di Terence Hill, ha conquistato quote prevalenti di spettatori il finale del film di Carlo Verdone, che si è concluso con il 20% di share e ha passato il testimone della leadership di seconda serata a Il giudice Mastrangelo, ma con gli ascolti di questa fascia molto frammentati e lo share delle Altre di Auditel in impennata dopo le 24 fino al 55% di share.

Ma ecco più in dettaglio cosa è successo in day time. Su Italia 1 Alle 7 del mattino la gara principale del motociclismo da Motegi, il MotoGp, con Dani Pedrosa che ha battuto Jorge Lorenzo e gli italiani ancora nelle retrovie, ha ottenuto 497 mila spettatori ed il 12,44% di share. A partire dalle 8 e in onda su Rai Uno, il Gp di Formula 1 di Corea non ha offerto colpi di scena particolari: Sebastian Vettel ha superato il compagno di squadra Mark Webber e ha preceduto Fernando Alonso, superandolo nella classifica del Mondiale piloti, rattristando i ferraristi: la gara ha raccolto 4,352 milioni di spettatori e il 48,79% di share.

Sempre sull’ammiraglia, in mattinata la Santa Messa ha raccolto il 15,77% di share, quindi Linea Verde ha conseguito il 18,02% con la prima parte ed il 22,03% con la seconda mentre su Rai Due Mezzogiorno in Famiglia ha conquistato il 12,51% e su Rai Tre Telecamere salute l’1,98% di share e poi Passepartout il 2,05%.

Sul versante Biscione, invece, su Canale 5 la replica della fiction Benvenuti a Tavola -Nord vs Sud ha conquistato l’8,24% di share e quindi ha totalizzato il 12,51% Melaverde (in crescita di due punti), mentre su Rete 4 la Santa Messa ha conquistato il 13,16% e Pianeta Mare l’8,45%.

Su La7, quindi, Omnibus ha conquistato il 2,32% di share e poi Ti ci porto io il 3,39%.

Al primo pomeriggio Quelli che ha riposato, ma c’è stato l’esordio di Alle falde del Kilimangiaro su Rai Tre (ascolti a 1 milione e share del 7,45%), mentre con Pierluigi Bersani ospite Lucia Annunziata a In mezzora ha conquistato 1,1 milioni di spettatori e il 6,74% di share dopo che ospitando Rosy Bindi il programma aveva ottenuto 961.000 telespettatori e uno share del 5,82%.
Senza la concorrenza delle pay il confronto è stato ancora più teso e nervoso tra Domenica In e Domenica Live.

Si è parlato di politici corrotti e del bambino trascinato (su Rai Uno l’ha fatto la Cuccarini), con la Rai che non ha più mostrato le immagini del cado di cronaca e Canale 5 che invece le ha riproposte varie volte. In tema di politica, Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, ha litigato in diretta con Alessio Vinci.

Alla fine della lunga lotta i risultati delle due ammiraglie sono stati questi: su Rai Uno per Domenica in, la prima parte de L’Arena di Massimo Giletti ha fatto 3,793 milioni di spettatori e il 21,11% di share, la seconda 3,355 milioni e 21,82% e poi quella rubricata come “Il protagonista” 3,120 milioni e 22,16%. Lorella Cuccarini con Così è la vita ha ottenuto 2,063 milioni di spettatori e 15,87% di share con il primo segmento, 2,071 milioni di spettatori e 15,89% di share con il secondo, 2,349 milioni e 16,52% con il terzo e 2,392 milioni e 15,79 per il segmento finale;

su Canale 5, Domenica Live, con Alessio Vinci e Sabrina Scampini alla guida, ha convinto 1,593 milioni e 8,73% con la prima parte “Speciale”, 1,439 milioni e 8,93% con la seconda “Attualità”, e poi a 1,234 milioni e 8,61% con la terza di “Storie” e infine 1,590 milione e 11,98% con il quarto segmento.

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto Terence Hill)