Pubblicato il 08/10/2012, 09:32 | Scritto da La Redazione

ALDO GRASSO: «METTERE MORGAN TRA LA GENTE, IL TALENTO DI SKY»

ALDO GRASSO: «METTERE MORGAN TRA LA GENTE, IL TALENTO DI SKY»
  Aldo Grasso analizza la politica pubblicitaria di Sky: la strategia retorica è in linea con la tradizione, e recupera l’idea di gettare il divo fra la gente comune (ricordate Nicole Kidman?). E questa volta con i volti noti del canale satellitare. Rafforzando l’immagine di tv d’avanguardia. Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 15, di Aldo […]

 

Aldo Grasso analizza la politica pubblicitaria di Sky: la strategia retorica è in linea con la tradizione, e recupera l’idea di gettare il divo fra la gente comune (ricordate Nicole Kidman?). E questa volta con i volti noti del canale satellitare. Rafforzando l’immagine di tv d’avanguardia.

Rassegna Stampa: Corriere della Sera, pagina 15, di Aldo Grasso, in collaborazione con Massimo Scaglioni.

Mettere Morgan fra la gente, il talento di Sky

C’è tv e tv, sembra suggerire lo spot. C’è la tv normale, quella popolata dei soliti vecchi volti e delle solite vecchie formule, e poi c’è la tv nuova, che vorrebbe riassumersi nel marchio di Sky.
E Sky cerca di sottolineare, inarcare con forza questa sua differenza, anche con l’ultima, efficace campagna pubblicitaria affidata a 1861united. In che modo raccontare l’unicità dell’offerta Sky a un pubblico più ampiamente generalista, per farlo ingolosire e incuriosire?
La strategia retorica è in linea con la tradizione, e recupera l’idea di gettare il divo fra la gente comune, fra il pubblico di consumatori (ricordate Nicole Kidman?).
Ebbene, questa volta i divi prescelti rappresentano tre aree di punta dell’offerta esclusiva della pay tv.
C’è innanzitutto Kiefer Sutherland, volto di punta delle serie proposte da Fox e dintorni (da 24 a Touch). Dall’action spinto Kiefer si ritrova a fare da apriporta alla spettatrice maniaca di serie.
C’è poi X-factor, naturalmente, una delle produzioni di punta della piattaforma pay, format strappato alla Rai e rigenerato in fenomeno di culto. Ed ecco che nel film vediamo un ragazzotto che canta sotto la doccia, sognando di calcare un giorno il palco del talent show. L’immagine si apre, e a giudicare il nostro cantante in erba c’è Morgan, giudice e volto storico del programma. Altra produzione di punta, raffinata e per intenditori, è Masterchef: ed ecco, allora, Carlo Cracco che arriva in una casa comune per insegnare a una mamma come preparare ai suoi bambini una colazione super.
Ci sono i contenuti, dunque, primo driver d’attenzione per chi ama la tv. Ma ci sono anche le tecnologie, l’aspetto più delicato da comunicare in pubblicità: difficile spiegare cosa sono FID, MySky, Sky GO. Un televisore di casa che si piega in mano e diventa oggetto da portarsi via fa da esempio che tutti possono afferrare con chiarezza. Insomma, nel condominio Sky ecco la morale della favola c’è, secondo gli spot, qualcosa per tutti i gusti, sia sul versante dei contenuti sia su quello delle tecnologie. Anche grazie a campagne così il marchio Sky rinforza l’immagine di tv all’avanguardia.