Pubblicato il 07/10/2012, 13:31 | Scritto da La Redazione

LA TV DELLA NOSTALGIA UCCIDE LA TV STESSA

Prima “Per tutta la vita” e ora forse “Furore”. La tv non riesce a produrre nuove idee e si aggrappa al passato, senza rendersi conto che è l’anticamera della fine.

Qualcuno parla del ritorno in tv di Furore. Si dice anche che a condurlo sarà Alessandro Greco. Non si sa se tra gli autori verranno richiamati la Carrà e Japino. Si dice anche che il programma non verrà cambiato di una virgola, così come è accaduto per il programma storico di Frizzi Per tutta la vita. Si dice. Così si dice. Ma io non ci credo, non ci voglio credere. Non posso pensare che la risposta alla mancanza d’idee e di sperimentazione in tv, sia quella di riproporre vecchi spettacoli  televisivi. L’uomo chiese all’animale perché fosse felice. L’animale voleva rispondere perché non ricordava. Ma dimenticò pure questo e tacque. La memoria aiuta a vivere, ma non dà felicità. Solo uno sguardo proiettato verso il nuovo può salvare i nostri occhi pietrificati dalle immagini del passato.

Basta! Basta con le techetivvù della nostalgia, ormai così saccheggiate che anche il nostro immaginario si è scolorito, ha perso ogni cromatismo. Sogniamo stanchi sogni in bianco e nero. Basta! Basta con il pensiero dominante che il passato è meglio del presente. Perché quando lo dicevamo in fondo stavamo meglio e non ci credevamo. Ma ora che purtroppo è così non serve a niente ricordare. Il pensiero uccide l’azione. La nostalgica televisione uccide la televisione stessa.

 

Vitangelo Moscarda

 

(Nella foto Alessandro Greco)