Pubblicato il 06/10/2012, 11:15 | Scritto da La Redazione

LA7: URBANO CAIRO PREPARA LA QUARTA OFFERTA

LA7: URBANO CAIRO PREPARA LA QUARTA OFFERTA
Si apre lunedì la “data room” per la vendita di Telecom Italia media, la società che controlla i canali tv La7 e Mtv da una parte e i tre multiplex per la trasmissione in digitale Terrestre dall’altra. Dopo Discovery Communications, il fondo Clessidra e H3G arriva Cairo   Rassegna Stampa: La Repubblica, di Giovanni Pons […]

Si apre lunedì la “data room” per la vendita di Telecom Italia media, la società che controlla i canali tv La7 e Mtv da una parte e i tre multiplex per la trasmissione in digitale Terrestre dall’altra. Dopo Discovery Communications, il fondo Clessidra e H3G arriva Cairo

 

Rassegna Stampa: La Repubblica, di Giovanni Pons

 

La7, Urbano Cairo prepara la quarta offerta

Si apre la data room per Discovery, Clessidra e H3g. Il nodo della pubblicità

MILANO-Si apre lunedì la “data room” per la vendita di Telecom Italia media, la società che controlla i canali tv La7 e Mtv da una parte e i tre multiplex per la trasmissione in digitale Terrestre dall’altra. All’esame approfondito dei dati della società sono state ammessi i tre pretendenti che hanno presentato un’ offerta preliminare non vincolante. E cioè Discovery Communications (offerta da 100 milioni solo per i canali tv), il fondo Clessidra di Claudio Sposito (offerta tra 330 e 380 milioni per tutto) e H3G (offerta tra 320 e 360 milioni per tutto). Ma tutti e tre pare abbiano posto come pre-condizione quella di poter rinegoziare il contratto di raccolta pubblicitaria con Cairo Communications, giudicato oneroso.
Tuttavia Urbano Cairo, principale azionista della concessionaria, non ha alcuna intenzione di rimettersi al tavolo con Gianni Stella e anzi pare stia per presentare a breve (potrebbe esserci un cda martedì) una sua offerta per La7 e Mtv. Offerta che potrebbe alla fine avere la meglio se le altre rimarranno agganciate alla difficile rinegoziazione del contratto o ridimensionate una volta scrutati i costi dei palinsesti. Ti Media ha già provato a ingaggiare l’avvocato Lombardi per contestare a Cairo alcune modalità di raccolta pubblicitaria che considera non in linea con il contratto, ma sembrano rilievi di poco conto e comunque Cairo ha risposto schierando dalla sua parte lo studio Erede Bonelli Pappalardo.
Tra l’altro va ricordato che quando arrivò Stella, nel 2008, Cairo fu l’unico a garantire un minimo garantito di 120 milioni di raccolta pubblicitaria a fronte di uno share che era ancora sotto il 3%. Nel 2009, poi, con un mercato in forte contrazione, Cairo riuscì ad arrivare a 121

Milioni con lo share rimasto fermo intorno al 3%. Nel 2010 arriva alle news Enrico Mentana

che provoca un’immediata crescita degli ascolti e a quel punto Stella chiede a Cairo di rinegoziare il contratto per adeguarsi alla nuova stagione. Cairo acconsente ma vengono stabiliti degli obbiettivi precisi fino al 2019: mettendo a base 120 milioni di raccolta e il 13% di share, gli aumenti dell’uno devono ripercuotersi in percentuale sull’altra. In pratica se lo share andasse al 3,9% (più 30%) la raccolta dovrà essere almeno di 156 milioni (il 30% in più di 120). Se Cairo non raggiunge l’obbiettivo ciò è causa di rescissione del contratto (a meno che non pareggi di tasca sua) ma se fa di più la percentuale trattenuta aumenta. Nel 2011 la

raccolta da parte di Cairo è stata di 168 milioni a fronte di uno share del 3,8% ma quest’ anno, con costi di palinsesto cresciuti di oltre 21 milioni, lo share invece di salire potrebbe scendere

al 3,5-3,6% mentre la raccolta nel primo semestre ha registrato un più 10%.
Dunque sono gli investimenti di Stella che non hanno reso il dovuto e a questo punto trovare una motivazione per rescindere sarà molto difficile.