Pubblicato il 05/10/2012, 15:52 | Scritto da La Redazione

ARGENTERO E BOVA: QUANDO I BELLI SONO “IMPEGNATI”

ARGENTERO E BOVA: QUANDO I BELLI SONO “IMPEGNATI”
Invitati al Fiction Fest che oggi si conclude a Roma, i due attori si sono presentati nella loro doppia veste di produttori e attori   Sono belli, colti, intelligenti, sposati e fedeli. E al mestiere di attori, da cui sono partiti, hanno unito quello di produttori, in cerca di storie “diverse” da raccontare al pubblico. […]

Invitati al Fiction Fest che oggi si conclude a Roma, i due attori si sono presentati nella loro doppia veste di produttori e attori

 

Sono belli, colti, intelligenti, sposati e fedeli. E al mestiere di attori, da cui sono partiti, hanno unito quello di produttori, in cerca di storie “diverse” da raccontare al pubblico.

Raoul Bova e Luca Argentero, uno ex nuotatore, l’altro ex Grande Fratello, sono stati capaci di dare al loro mestiere un tono diverso, nonostante i pregiudizi di chi li vedeva belli e basta. Se Bova ha prodotto con la sua San Marco Come un delfino, che de gennaio tornerà su Canale 5 con una seconda serie di quattro puntate, Argentero ha scelto il web per realizzare, con la sua Inside, The waiting, serie noir-surreale in sei puntate che ha già avuto oltre 400.000 visualizzazioni. Dietro a entrambi i progetti ci sono intenti di solidarietà. Spiega Bova parlando della sua fiction. «L’ispirazione mi è venuta dall’esperienza, che da un paio d’anni a questa parte, porto avanti con la casa famiglia della Fondazione Capitano Ultimo. Alcune scene le abbiamo girate proprio nella sede della nostra vera casa famiglia, Parco della Mistica, alle porte di Roma. Mi piace mischiare la realtà con la finzione, perché quando ci si impegna anche nel sociale non bisogna lasciare le cose a metà. E’ stato importante per noi dopo aver costruito questo luogo, continuare quello stesso discorso con i ragazzi senza abbandonarli».

Ma l’impegno di Bova non finisce qui: con Amore Nero, il cortometraggio da lui prodotto e diretto, in collaborazione con Mediafriends e interpretato da Michelle Hunziker ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su temi come lo stalking, le violenze e gli abusi subiti dalle donne. «A queste iniziative ci credo fortemente. So che attraverso il nostro lavoro possiamo sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche lanciare un messaggio di speranza alle vittime, donne e bambini: denunciate, noi ci siamo, non siete soli».

Gli fa eco Argentero. «Ho voluto investire nella produzione per restituire ai giovani un po’ delle opportunità che ho avuto io. Inside è al momento solo una Onlus, ma ha l’intento di diventare un laboratorio interdisciplinare. Ho appena finito di girare la puntata zero di un’altra nuova folle serie per il web con i ragazzi del NUCT, la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione di Roma, e abbiamo in cantiere tante altre idee pazze». Belli, ma anche bravi. E certamente furbi da capire che con il solo mestiere di produttore non camperebbero come con il mestiere di attore. E infatti Raoul Bova tornerà in tv tra circa un mese con la fiction Ultimo su Canale 5, mentre Argentero sarà sul grande schermo con il poliziesco Le Guetteur di Michele Placido, girato in Francia, e con Cha Cha Cha, dove l’attore interpreta un investigatore in una Roma notturna, tra feste cafone e compromessi, una strana coincidenza con la realtà di questi giorni.

Tiziana Leone

(Nella foto, Raoul Bova)