Pubblicato il 03/10/2012, 12:32 | Scritto da La Redazione

DOPO 35 ANNI TORNANO GLI INTRIGHI DI DALLAS, CON JR, BOBBY E SUE ELLEN

DOPO 35 ANNI TORNANO GLI INTRIGHI DI DALLAS, CON JR, BOBBY E SUE ELLEN
Al Roma Fictionfest è stata presentata la prima puntata della nuova serie di Dallas, al via su Canale 5 il 16 ottobre in prima serata. Ai figli il compito di non far rimpiangere i padri. Bobby e Pamela come Romeo e Giulietta. Un’eresia, ma è così. David Jacobs, il creatore di Dallas, lo storico serial […]

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Al Roma Fictionfest è stata presentata la prima puntata della nuova serie di Dallas, al via su Canale 5 il 16 ottobre in prima serata. Ai figli il compito di non far rimpiangere i padri.

Bobby e Pamela come Romeo e Giulietta. Un’eresia, ma è così. David Jacobs, il creatore di Dallas, lo storico serial che dopo trentacinque anni torna su Canale 5 dal prossimo 16 ottobre in prima serata, prese ispirazione dalla storia dei Montecchi e Capuleti, per le prime sceneggiature che prevedevano una contrastata storia d’amore tra Bobby e Pamela, protagonisti di un amore impossibile, per l’odio delle rispettive famiglie.

Ma non avevano fatto i conti con Lucifero. Con quel JR. dalle lunghe sopracciglia, che in poche puntate ha preso il sopravvento, costringendo gli autori a smontare gli script e ricominciare dall’inizio, puntando tutto sulle storie di corna del cappellone e sua moglie, l’alcolizzata Sue Ellen.

Il ranch di Southfork è ancora lì, il petrolio anche, i soldi, il sesso e il potere continuano a smuovere gli animi di questa spietata famiglia texana, che oltre agli anziani Bobby, JR. e Sue Ellen si affida alle nuove leve, a cominciare da John Ross (Josh Henderson) il perfido figlio di JR e Sue Ellen, disposto a tutto pur di affossare il cugino buono, il figlio adottivo di Bobby, Christopher (Jesse Metcalfe). Nel mezzo la donna della vita di entrambi, Elena (Jordana Brewster), protagonista di un intricato e lunghissimo triangolo.

Sullo sfondo sempre loro. Bobby, l’eterno sfigato, fedele al suo cavallo con cui tiene a bada la mandria, che nei primi minuti della prima puntata riceve la ferale notizia di avere un tumore raro e JR. che, falso malato, in poltrona e con la copertina sulle gambe, stringe forte il potere nelle sue mani. Una villa Arzilla che riporta indietro il pubblico di troppi anni, come vedere Ridge e Brooke con i capelli bianchi, le rughe e le occhiaie dell’età.

L’abito da soap-opera con cui il nuovo Dallas si veste a festa non era ancora stato inventato trentacinque anni fa, nessuno degli spettatori dell’epoca aveva ancora assistito alle scorribande amorose di Beautiful che accorciano di gran lunga le corna che girano in Texas. Ma i protagonisti non hanno dubbi, perché solo Dallas ha il vero marchio di fabbrica. «Dallas è un fenomeno globale – ricorda Linda Grey, interprete di Sue Ellen – È una storia favolosamente avvincente, è un pezzo di storia ed è tornato».

A scontrarsi sono i cugini, perché i loro padri non hanno più l’età per farlo. «Si parte dal Dallas che tutti ricordano – ricorda Larry Hagman, il volto di JR. – Ma i ragazzi avranno le parti principali, insomma si riparte con volti nuovi e antichi rancori». Al debutto della nuova serie negli Stati Uniti hanno assistito sette milioni di spettatori, un record per la tv via cavo TNT per un debutto.

Briciole di ascolti, se si pensa a quei novanta milioni di spettatori che in tutta l’America sono rimasti con il fiato sospeso nella puntata in cui veniva svelato finalmente chi aveva sparato a JR. Una domanda su cui sono nati tormentoni, create magliette, composte canzoni, fioccate citazioni cinematografiche.

Fin dall’inizio con le ambientazioni vintage e i cappelli da cowboy si capisce che anche stavolta Bobby e la sua discendenza non riusciranno a sconfiggere JR. e il suo degno erede. Per gli antichi interpreti ritrovarsi è stato un attimo. «È bastato un minuto, non davanti alla telecamera, ma solo seduti al tavolino – racconta Patrick Duffy, il volto di Bobby – E subito abbiamo pensato “oh mio Dio eccoci di nuovo qui”». Quanto al successo che JR. continuerà a mietere in tutto il mondo, Hagman non ha alcun dubbio: «Tutti avranno un bastardo come J.R. in famiglia, uno zio, un nipote, un fratello, un nonno. Quindi possono odiare quest’uomo in tutte le lingue del mondo».

E amarlo per la sua perfidia. Quella stessa che 35 anni fa suonò troppo audace per quel funzionario di Rai1 spedito alla sede della Cbs per visionare e “censurare” gli episodi che la tv di Stato avrebbe poi mandato in onda. I tagli furono troppi, gli spettatori si persero tra gli intrecci privati del loro collante, il sesso, e Dallas fu un flop. Così Canale 5 comprò i diritti e mandò in onda senza tagli quello che sarebbe stato un successo destinato a durare per tredici edizioni.

Stavolta di serie ne sono previste solo due, poi chissà. Questione di audience. Come dice John Ross alla fine della prima puntata «Southfork sarà mio, il gioco è appena iniziato».

Tra i volti storici della serie del 1978 tornano a Dallas Charlene Tilton, ancora nei panni di Lucy, ma trenta chili dopo, Ken Kerchavel, ovvero Cliff Barnes e Steve Kanaly, Ray Krebbs. Tra i nuovi ingressi, ben tre arrivano dal cast del telefilm Casalinghe disperate, chiuso proprio mentre Dallas riprendeva vita. Tra gli interpreti c’è Brenda Strong, ovvero la terza moglie di Bobby, che tenta invano di riportare la pace in famiglia. Ovviamente la colonna sonora ha sempre quell’inconfondibile tema originale firmato da Jerrold Immel.

Le riprese sono avvenute in Texas tra Dallas, Plano e Parker, dove si trova il vero ranch.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il cast di Dallas)