Pubblicato il 16/09/2012, 11:33 | Scritto da La Redazione

TUTTE LE RADIO UNIFICATE PER L’EMILIA, MANCA SOLO LA RAI

TUTTE LE RADIO UNIFICATE PER L’EMILIA, MANCA SOLO LA RAI
Il 22 settembre tutte le radio nazionali daranno vita a un’unica radio per trasmettere in contemporanea il concerto da Campovolo, per raccogliere fondi per i terremotati emiliani. Unica assenza ingiustificata quella di RadioRai. Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 25, di Massimiliano Lussana. Beneficenza a reti unificate. Manca la Rai In televisione, tanto per dire, non […]

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Il 22 settembre tutte le radio nazionali daranno vita a un’unica radio per trasmettere in contemporanea il concerto da Campovolo, per raccogliere fondi per i terremotati emiliani. Unica assenza ingiustificata quella di RadioRai.

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 25, di Massimiliano Lussana.

Beneficenza a reti unificate. Manca la Rai

In televisione, tanto per dire, non succede più nemmeno per il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica. Prima le piccole private, poi un pezzo di Mediaset, poi un tassello di Rai, si sono sganciate dalla diretta a reti unificate dal Quirinale, con il tavolino di una volta e il bicchier d’acqua a fianco dei fogli con gli appunti, e così il sermone di San Silvestro registrato nel pomeriggio al Quirinale, va sì in onda su tante reti contemporaneamente, ma sono sempre più quelle che si chiamano fuori. Anche riflettendo sul fatto che, comunque, chi vuole sentire la voce del Colle solitamente va sulle reti ammiraglie.

In radio, invece, la teoria delle reti unificate è una tendenza che rafforza anziché indebolire gli eventi. Testimoniando di un mondo che è spesso litigioso; che magari discute da tre anni senza riuscire a mettersi d’accordo sui metodi di rilevazione degli ascolti, facendosi male da solo; che vive di fortissime invidie fra conduttori e di trasmigrazioni di massa da una rete all’altra. E che, però, in queste settimane, farà due miracoli: il primo stasera, quando Rtl102,5 e Radio Italia solo musica italiana diventeranno di fatto un’unica rete comprendendo anche i rispettivi canali sul satellite e sul digitale terrestre per trasmettere il concerto dei Modà dall’Arena di Verona. Quello che la capacità di Lorenzo Suraci, che è l’editore di Rtl, ma anche il produttore dei Modà, ha avuto la capacità di trasformare nell’evento di fine estate, esattamente come un tempo era la finale del Festivalbar, sempre dall’Arena.

Poi, sabato prossimo, il miracolo. Il concerto di Campovolo per raccogliere fondi per le scuole terremotate dell’Emilia, un po’ come era successo per «Amiche per l’Abruzzo» sarà trasmesso da una nuova radio, che altro non è che l’unione, per un giorno, di Rds, Rtl 102,5, Virgin Radio, 105, R101, Radio Capital, Deejay, Radio Italia, KissKiss e Radio Montecarlo, con in più Radio Bruno, che in quelle zone è la radio di casa, la frequenza dominante, giusto a dare un tocco glocal al tutto. Insomma, la dimostrazione che, uniti, si può. Piccolo particolare: manca Radiorai, esattamente come lo scorso anno a San Siro. Servizio pubblico?