Pubblicato il 11/09/2012, 10:30 | Scritto da La Redazione

RAI REVOLUTION: GUBITOSI TAGLIA GLI INVIATI, UNO SOLO PER TUTTI I TG

RAI REVOLUTION: GUBITOSI TAGLIA GLI INVIATI, UNO SOLO PER TUTTI I TG
Il direttore generale di Viale Mazzini sta riorganizzando le redazioni giornalistiche di Saxa Rubra, ottimizzando risorse e costi. Rassegna stampa: Libero, pagina 8, di Enrico Paoli. Spending review in Rai: un solo inviato per tutti i tg Viale Mazzini a dieta. Certo, non faranno proprio il motto dei tre moschettieri «tutti per uno, uno per […]

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Il direttore generale di Viale Mazzini sta riorganizzando le redazioni giornalistiche di Saxa Rubra, ottimizzando risorse e costi.

Rassegna stampa: Libero, pagina 8, di Enrico Paoli.

Spending review in Rai: un solo inviato per tutti i tg

Viale Mazzini a dieta.

Certo, non faranno proprio il motto dei tre moschettieri «tutti per uno, uno per tutti» fedeli come sono all’idea che la concorrenza fra telegiornali della stessa azienda sia un “must”. Peccato che tutto ciò accada solo in Rai, caso unico al mondo. Però, direttori di testata, inviati grandi e piccoli, teledive e teledivi, conduttori e conduttrici, di tutte le edizioni, dovranno fare i conti con la “circolare” a cui sta lavorando il direttore generale di viale Mazzini, Luigi Gubitosi, assieme ai direttori dei telegiornali, in base alla quale a seguire grandi e piccoli eventi non andranno più tre inviati, uno per testata con altrettante troupe come è avvenuto sino ad oggi ma una sola squadra. Che, tradotto in pratica, significa drastica riduzione dei costi. E degli sprechi.

Stando a quanto sussurrato a viale Mazzini e a chiacchiericcio di Saxa Rubra, con le redazioni già in fibrillazione, la direttiva dovrebbe arrivare a destinazione entro la fine del mese. Tutto dipende dalla collaborazione delle testate giornalistiche, comprese quella di RaiNews e quella sportiva. La nuova organizzazione del lavoro prevede l’utilizzo delle sedi regionali della Rai, una per Regione, dalle quali partiranno il giornalista e l’operatore che produrranno il materiale necessario per tutte e tre le testate. Per gli eventi all’estero vale lo stesso ragionamento. Utilizzo del corrispondente, laddove sia presente, e servizi realizzati dalle redazioni oltre confine. Proprio per questa ragione l’attuale vertice della Rai è intenzionato a rivedere la geografia delle sedi estere, nella convinzione che il servizio pubblico non può certo fare meno delle redazioni a New York e Washington. Magari con costi minori, ma con presenze qualificate.

La guerra alle vacanze degli inviati prevede anche la costituzione di ufficio di coordinamento fra le testate della Rai, in modo da ottimizzare l’impiego delle risorse. Tradotto, significa che la struttura dovrà fare da arbitrio fra gli inviati di Tg1, Tg2 Tg3 abituati alle battaglie in famiglia. Una «guerra dei Roses», targata Rai, che è costata al contribuente talmente tanto da aver perso il conto. E in tempi di normalizzazione non è più sostenibile, né difendibile. In attesa della spending review dei telegiornali Rai, stasera parte la nuova stagione dei programmi di approfondimento. Su Rai Uno debutta Bruno Vespa con Porta a Porta, arrivato alla diciottesima edizione, mentre su Rai Tre, in prima serata, torna Ballarò, il programma condotto da Giovanni Floris.

La casa, il prezzo della benzina alle stelle, gli ultimi sviluppi della politica sono i temi del programma del terzo canale della Rai, che avrà ospiti in studio il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il segretario della Lega Nord Roberto Maroni, l’economista Irene Tinagli di “Italia Futura”, il presidente di Assonime e della Bnl LuigiAbete, il viceministro del lavoro Michel Martone, il segretario confederale della Cgil Elena Lattuada, il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti e il presidente di Rcs libri Paolo Mieli. Come sempre ci saranno i sondaggi di Nando Pagnoncelli e la copertina satirica di Maurizio Crozza.