Pubblicato il 08/09/2012, 12:03 | Scritto da La Redazione

FAZIO: «NO AI MINORENNI AL MIO SANREMO»

FAZIO: «NO AI MINORENNI AL MIO SANREMO»
Il neo direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2013, ha precisato alcuni meccanismi della kermesse canora. Niente minorenni, due canzoni a big, niente eliminazioni e niente scelte dei giovani con criteri televisivi. Rassegna Stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 33 Fazio: «No minorenni al mio Sanremo» Il Nuovo Direttore Artistico «I minorenni restino […]

Il neo direttore artistico e presentatore del Festival di Sanremo 2013, ha precisato alcuni meccanismi della kermesse canora. Niente minorenni, due canzoni a big, niente eliminazioni e niente scelte dei giovani con criteri televisivi.

Rassegna Stampa: La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 33

Fazio: «No minorenni al mio Sanremo»
Il Nuovo Direttore Artistico

«I minorenni restino a studiare»: così Fabio Fazio, direttore artistico e conduttore di Sanremo 2013 «a contratto Rai in esclusiva», ha precisato alcuni meccanismi del festival che ha in mente per febbraio, parlando con alcuni giornalisti a Modena, dov’era per il concerto in memoria di Luciano Pavarotti. «Il mio desiderio ha detto è che non ci siano minorenni tra i cantanti». Fazio ha poi confermato che i 14 «big» in gara dovranno arrivare tutti in finale, senza eliminazioni che mortificano la musica («bisogna rispettare chi la fa»), e che ognuno

dovrà presentare due canzoni al televoto e al giudizio di una giuria («penso alla sala stampa, ma vedremo»). «Il gioco ha precisato comincia con la prima esecuzione dei big il martedì e il mercoledì, poi si vota sulle due canzoni e da giovedì si ascolterà solo la canzone selezionata per il festival». Un meccanismo che permette alle emittenti radio di trasmettere a festival in corso una delle due canzoni presentate dai «big», quella eliminata dalle votazioni.
Con lui, «il solito gruppo autorale (Galeotti, Posani, Piccolo, Martelli e Fasulo), regia di Duccio Forzano. Sto cercando un direttore musicale ha aggiunto soprattutto per la scelta dei giovani: vorrei una fotografia abbastanza esauriente della musica contemporanea italiana, non una scelta con criteri televisivi».