Pubblicato il 04/09/2012, 13:29 | Scritto da La Redazione

SESSO, AMORE E POLITICA: SU RAI3 UN DUCE MAI VISTO

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{Summary}Domani sera, in prima serata su Raitre andrà in onda il documentario Mussolini. Il cadavere vivente, il racconto di un Duce inedito, come emerge dalle lettere scritte a Claretta Petacci alla fine della sua lunga parabola.{/Summary}

Si definisce «buffone, ridicolo personaggio, fantoccio grottesco, foglia nel turbine, il cadavere vivente». E si firma Ben. Ovvero Benito Mussolini. Nelle trecentodiciotto lettere indirizzate alla sua amante Claretta Petacci, scritte tra l’ottobre del 1943 e l’aprile 1945, emerge la controfigura del Duce, lontano anni luce da quello visto e raccontato migliaia di volte in tv. Domani sera, su Rai3 dal documentario Mussolini. Il cadavere vivente di Giuseppe Giannotti, Davide Savelli e Clemente Volpini, spunta un Mussolini inedito, pronto a mostrarsi come «un sognatore naufragato», ma anche a scagliarsi contro Badoglio e al re Vittorio Emanuele: «La nostra grande, infelicissima Italia – si legge nelle lettere – Due volte massacrata e tradita il 25 luglio e l’8 settembre. Quale infamia nei capi, re e Badoglio – quale incoscienza nel popolo, quanti tradimenti e viltà».

Le parole di Mussolini e della Petacci riemergono nelle interpretazioni di Michele Placido e Maya Sansa che hanno prestato la loro voce a questi racconti inediti, sbucati dai sotterranei dell’Archivio Centrale dello Stato grazie a una sentenza della Cassazione che ha riconosciuto «l’importanza fondamentale del carteggio per la storia».

Fino all’anno scorso le lettere erano rimaste riservate per il loro contenuto definito «privato», consultabili solo a distanza di 70 anni e previa autorizzazione del Ministero dell’Interno. Accanto al Mussolini politico, ne spunta uno privato, l’uomo con il culto della giovinezza, innamorato di Claretta, disposto a parlare anche di sesso. Ma che nessuno si aspetti di trovare del gossip. Questa è tutta un’altra storia.

Dice Placido: «Mussolini è già stato condannato giustamente dalla storia come dittatore, come alleato di Hitler, per le leggi razziali, etc…, ma dal punto di vista dell’interpretazione, come attore, aver ripercorso attraverso le sue lettere questa storia, chiamiamola pure d’amore, mi ha profondamente colpito. Mussolini sapeva di esser diventato, alla fine del suo percorso, “zero”. Ne era cosciente. Si definisce fallito, buffone, un cadavere vivente. Si prende in giro anche fisicamente. Non ho mai letto in nessun romanzo o visto in nessun film, sia di destra che di sinistra, una definizione così atroce come lui l’ha fatta di se stesso».

Per chi volesse approfondire la storia del carteggio, Raistoria dal 22 settembre propone ogni sabato alle 23 Ben e Clara. Le ultime lettere, quattro puntate con molte lettere e argomenti, dalla rinascita del partito fascista alla nostalgia per la fondazione dell’impero, dalla questione femminile nella repubblica Sociale ai rimproveri di Clara.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Benito Mussolini)