Pubblicato il 03/09/2012, 11:32 | Scritto da La Redazione

LERNER CAMBIA PASSO: «CERCO SPERANZA»

LERNER CAMBIA PASSO: «CERCO SPERANZA»
Riparte questa sera, alle 21.10 su La7, L’Infedele. Al fianco di Lerner due compagni per questo “nuovo viaggio”: l’inchiestista e analista di vicende giudiziarie, Gianluigi Nuzzi e il pianista esiliato politico e interprete eretico, Ramin Bahrani. Rassegna Stampa: Carlino/Giorno/Nazione, pagina 29, di Marco Mangiarotti Lerner cambia passo «Cerco speranza» Riparte l’Infedele  ERETICO. In viaggio verso […]

Riparte questa sera, alle 21.10 su La7, L’Infedele. Al fianco di Lerner due compagni per questo “nuovo viaggio”: l’inchiestista e analista di vicende giudiziarie, Gianluigi Nuzzi e il pianista esiliato politico e interprete eretico, Ramin Bahrani.

Rassegna Stampa: Carlino/Giorno/Nazione, pagina 29, di Marco Mangiarotti

Lerner cambia passo «Cerco speranza»

Riparte l’Infedele 

ERETICO. In viaggio verso le verità non dette, la cultura, la religione, inchieste diverse. Gad Lerner riparte stasera con “L’infedele”, nella prima serata di La7, in buona compagnia. «Ho chiamato Gianluigi Nuzzi conferma -, inchiestista e analista di vicende giudiziarie e il pianista iraniano Ramin Bahrani, interprete bachiano». Due segnali forti. «Vengo, come molti, da un anno orribile (i buoni ascolti, anche oltre il 4%, non sono tutto), in cui avevo la sensazione di occuparmi di cancro, con i miei ospiti, bocconiani e non, al capezzale del malato ma incapaci di diagnosi credibili e cure efficaci. Ci siamo resi conto che i dottori erano inadeguati. Allora rimpiango i temi forti e la speranza delle edizioni precedenti. Quest’anno sono alla ricerca di speranze alternative, cercando altri temi, fuori dall’ossessione dell’economia».
Lo si capisce dall’inizio. «Partiremo da due inchieste di Nuzzi sui Palazzi del Potere, il Vaticano e il Quirinale, messi in discussione in modo impensabile fino a qualche mese fa». Anche l’approccio ai temi economici sarà diverso. «O i tecnici risolveranno nel giro di qualche mese i problemi o qualcuno comincerà a dire: se Napolitano avesse mandato il Paese alle elezioni anticipate staremmo meglio. Del resto abbiamo sentito l’economista Paolo Savona sostenere l’uscita dall’euro (un default controllato è meglio di un’austerità recessiva). E non è Grillo o un casinista». Sono lontani i tempi di “Milano Italia”… «Allora abbiamo portato in tv una questione settentrionale che come sentimento collettivo mi sembra consumata. Oggi stiamo ritornando a una contrapposizione forte fra chi ha e chi è tagliato fuori. Quasi a una nuova lotta di classe». Poi c’è la presenza purificatrice, sorprendente e rivoluzionaria di Bach, «da sempre percepito come sacro e immutabile, ma ritrovato in chiave contemporanea. Il nostro testimone è il pianista iraniano Ramin Bahrami , esiliato politico e interprete eretico».