Pubblicato il 03/09/2012, 16:28 | Scritto da La Redazione

RAI REVOLUTION: GUBITOSI “IL GIUSTIZIERE” FA PIAZZA PULITA ALL’INSEGNA DELL’ETICA E DEL RISPARMIO

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Il nuovo direttore generale di Viale Mazzini ha intenzione di tagliare i costi e i manager, ottimizzando le risorse interne. A farne le spese subito Del Noce e Reali, con la Lei che si dovrà accontentare della Sipra e Marano in bilico.

È proprio finita l’estate e con la nuova stagione arrivano anche le prime vere notizie. Il nuovo Direttore Generale della Rai, Luigi Gubitosi, in vista del prossimo Consiglio d’amministrazione di Viale Mazzini, anticipa grandi rivoluzioni. Le parole d’ordine dei nuovi “tecnici” sono «etica» e «risparmio», ovvero cercare di «ripulire» la Rai dalle scorie politiche del passato, interrompere la spartizione delle poltrone e risparmiare soldi ottimizzando le risorse. Per questo motivo i nuovi direttori saranno scelti internamente e con stipendi non più faraonici, ma in linea con la «spending review» di Mario Monti.

Ma andiamo con ordine: il successore di Lorenza Lei ha intenzione di promuovere l’attuale capostruttura Eleonora Andreatta alla guida di Rai Fiction, con Fabrizio Del Noce «agevolato» verso la pensione, e contemporaneamente arriverà anche la proposta di accorpamento di Rainews 24 e Televideo.

Non finisce qui la rivoluzione della tv di Stato, infatti Gubitosi ha intenzione di nominare consiglieri di RaiWay, oltre a se stesso, Luca Balestrieri, Stefano Ciccotti, Luigi Rocchi e Roberto Sergio, che verrà indicato anche come presidente di RaiWay, mentre Ciccotti come Amministratore delegato e Aldo Mancino come Direttore generale.

Per la concessionaria Sipra, poi, ci sarebbe un piano davvero rivoluzionario: dopo aver fatto fuori l’Ad Aldo Reali, Gubitosi si propone come Presidente al posto di Sergio e vorrebbe i direttori delle tre reti nel Cda (Mazza, D’Alessandro e Di Bella). Lorenza Lei, invece, dovrebbe diventare Ad. La Lei aveva chiesto la direzione di Rai1, ma con uno stipendio da 700mila euro sarebbe stato impensabile, perché avrebbe creato un precedente pericoloso e così la guida della concessionaria è l’unica posizione che le è stata coerentemente proposta. E non avendo più la mano forte di Berlusconi sopra la testa, l’ex Dg dovrebbe suo malgrado accettare, per non rimanere fuori da Viale Mazzini.

Un altro che non ha più sponde politiche forti a cui aggrapparsi e Antonio Marano, attuale vice direttore, con uno stipendio invidiabile e una serie di deleghe già duplicate da altri funzionari. Con una Lega Nord in crisi Marano potrebbe essere in bilico e con un piede già fuori. Il Carroccio aveva rinunciato al consigliere in cda in cambio di un direttore di rete, ma Tarantola e Gubitosi sono fuori da questi giochi e così hanno fatto saltare l’accordo dei partiti.

Chi invece ha le quotazioni in salita dovrebbe essere Giancarlo Leone, che dovrebbe prendere tutte le deleghe da vicedirettore e mantenere comunque il controllo dell’Intrattenimento.

Insomma, si attende un autunno davvero caldo in Rai, con i nuovi vertici che osservano preoccupati le 8 milioni di famiglie di abbonate alle pay tv, 5 di Sky e 3 di Premium, e con la piattaforma di Murdoch che è arrivata al 10-12% di share medio giornaliero. Risolti quindi i problemi di organigramma e costi interni, la nuova sfida di Gubitosi sarà sul prodotto. E lì si giocherà la vera partita per la Rai del domani.

 

Alfio Rossi

 

(Nella foto Luigi Gubitosi)