Pubblicato il 01/09/2012, 09:05 | Scritto da La Redazione

RIVOLUZIONE RAI: L’EX DG LEI VERSO LA CASSAFORTE SIPRA. A RAIFICTION DEL NOCE IN PREPENSIONAMENTO

RIVOLUZIONE RAI: L’EX DG LEI VERSO LA CASSAFORTE SIPRA. A RAIFICTION DEL NOCE IN PREPENSIONAMENTO
Gubitosi chiede le dimissioni dell’ad Sipra, Aldo Reali, per risultati inadeguati. Al suo posto è stato individuato il nome dell’ex dg Rai. A Raifiction dovrebbe arrivare Eleonora Andreatta al posto di Del Noce in prepensionamento. Accorpale le testate di Rainews24 sotto Mineo.  Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 11, di Goffredo De Marchis  Rai, l’ex direttore […]

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Gubitosi chiede le dimissioni dell’ad Sipra, Aldo Reali, per risultati inadeguati. Al suo posto è stato individuato il nome dell’ex dg Rai. A Raifiction dovrebbe arrivare Eleonora Andreatta al posto di Del Noce in prepensionamento. Accorpale le testate di Rainews24 sotto Mineo.

 Rassegna stampa: La Repubblica, pagina 11, di Goffredo De Marchis

 Rai, l’ex direttore Lorenza Lei verso la cassaforte della Sipra
“Inadeguato”: Gubitosi manda via l’ad Reali
ROMA – Interruzione del rapporto fiduciario. Sostituito per i risultati inadeguati. Martedì verrà licenziato Aldo Reali, amministratore delegato della Sipra, la concessionaria di pubblicità della Rai, al quale sarà chiesto anche di lasciare il suo posto nella struttura. Reali è “colpevole” di non aver saputo fronteggiare la crisi della raccolta di spot come riesce a fare invece il diretto concorrente di Viale Mazzini, Mediaset. Comincia così il lavoro del nuovo direttore generale Luigi Gubitosi. Rischiando anche uno scontro con il consiglio di amministrazione o quantomeno un esordio con votazione a maggioranza. Perché un accordo unanime sulle prime mosse del dg ancora non c’è. E la scelta del nuovo ad della Sipra, che è stato individuato in Lorenza Lei, è destinata ad aprire il fronte delle polemiche.
Il nuovo capo azienda della tv di Stato parte dal buco di bilancio provocato anche da un incasso per la pubblicità in costante diminuzione. Di questo passaggio, il direttore ha discusso in maniera informale e riservata con alcuni consiglieri di amministrazione in questi giorni, a cominciare da quelli della vecchia opposizione Pd-Udc: Benedetta Tobagi, Gherardo Colombo e Rodolfo de Laurentiis, l’ultimo a essere ricevuto nello studio del settimo piano a Viale Mazzini.
È subito un cambio di rotta deciso rispetto al passato perché in Rai le rimozioni sono di
solito mascherate con nuove promozioni. In questo caso, no. La motivazione è chiara, manageriale. Reali lavora in Sipra dal 1984 ed è un caposaldo del potere berlusconiano nella televisione pubblica. Una persona gradevole, apprezzato dagli inserzionisti per il carattere molto cordiale, è però sempre rimasto un “figlio” di Mediaset essendo stato per anni il braccio destro di Giuliano Adreani, amministratore delegato del Biscione. Al posto
di Reali, Gubitosi vuole mettere Lorenza Lei, l’ex direttore generale. Un gesto di riguardo
per evitare di lasciarla a bagnomaria troppo a lungo. Anche un banco di prova visto la battaglia che si combatte sul fronte pubblicitario in tempi di magra. Ma la cassaforte della Rai, in questo modo, rimarrebbe nelle mani di una fedelissima di Berlusconi.
La presidente Tarantola e Gubitosi propongono anche la promozione di Eleonora “Tinni” Andreatta, la figlia dell’ex ministro prodiano Beniamino, a direttore di Raifiction. Fabrizio Del Noce ha accettato di anticipare la sua uscita graduale dalla direzione delle serie tv in vista del pensionamento a gennaio. I due per un po’ lavoreranno affiancati, la Andreatta del resto è una capostruttura di Raifiction apprezzata. Ma anche questo rischia di diventare uno scoglio al momento del voto in cda. Non è detto che Gubitosi abbia la maggioranza, le perplessità sono parecchie e non vengono solo dal Pdl (l’Udc de Laurentiis non è convinto).

Verranno anche accorpate le testate di Rainews24 e Televideo in un’unica redazione e il direttore resterà Corradino Mineo, vicino al Pd. Sono equilibri che reggeranno in consiglio? Quello che è certo è che martedì assisteremo al primo scontro in Rai tra i tecnici e la politica.