Pubblicato il 07/08/2012, 13:32 | Scritto da La Redazione

ENRICO BRIGNANO: «HO DETTO NO A “ZELIG”»

ENRICO BRIGNANO: «HO DETTO NO A “ZELIG”»
Il comico romano conferma un interessamento della trasmissione di Canale5, ma tra film e teatro quest’anno rinuncia alla televisione. Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 21 Brignano: «Ho detto di no a “Zelig” per il mio show» «Mi ha appena chiamato pure Pippo per questa cosa di “Zelig”. È vero, me l’hanno proposto, così come di […]

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Il comico romano conferma un interessamento della trasmissione di Canale5, ma tra film e teatro quest’anno rinuncia alla televisione.

Rassegna stampa: Il Mattino, pagina 21

Brignano: «Ho detto di no a “Zelig” per il mio show»

«Mi ha appena chiamato pure Pippo per questa cosa di “Zelig”. È vero, me l’hanno proposto, così come di continuare “Le Iene”. Ma tra la tournée e un nuovo film a ottobre, per la tv ora non c’è tempo». Così Enrico Brignano cancella l’ipotesi di vederlo in tv al posto di Claudio Bisio e si prepara a replicare giovedì a Terracina «Tutto suo padre», lo show omaggio alla famiglia e alla memoria del padre che il comico ha portato quest’inverno nei teatri d’Italia e con cui ora punta alle folle delle arene (sarà a Napoli, Arena Flegrea, il 14 settembre). Gli autori, intanto, assicurano che il nuovo conduttore di «Zelig» è stato già scelto, ma non ne fanno il nome.

«Per l’estate abbiamo arricchito lo show di 10 ballerine, l’orchestra dal vivo e le coreografie di Bill Goodson», spiega. «È nei momenti di crisi che abbiamo più bisogno di sorridere. Pensate all’avanspettacolo con Rascel e Petrolini in tempo di guerra. La gente ha bisogno di trovare la forza per sperare nel domani. Per questo rinuncio a ogni ipotesi di monologo graffiante: io sono sempre stato un pacioccone, poi, tra blackblock e Schettino, mi sono avvelenato anche io. Ma ora di che dovrei parlare, di Casini che si allea a destra e poi va a sinistra? No, voglio raccontare cose più garbate. Come si dice, non bisogna parlar di politica a tavola o ci si rovina il pranzo».

Intanto a settembre lo attendono le ultime riprese di «Ci vediamo domani», il film di Andrea Zaccariello in sala dal 31 ottobre in cui interpreta Marcello, quarantenne vittima del gioco che dopo un matrimonio fallito, stritolato dai debiti e colpevole pure di aver fatto venire il crepacuore alla nonna giocandosi casa, punta alla fortuna «facile» aprendo un’agenzia funebre in un paesino dove vivono solo novantenni: «Gli va male, quei vecchietti non muoiono. Pensa di ucciderli lui e finisce come Willy il Coyote. Girare nella campagna pugliese, tra paesaggi alla Fontamara, muli e galline è stata un’esperienza, sembrava un film di Sergio Leone. Da un momento all’altro mi aspettavo uscisse Clint Eastwood».