Pubblicato il 27/07/2012, 12:06 | Scritto da La Redazione

RAFFAELLA CARRÀ O LA SOBRIETÀ DEL KITSCH

La nostra blogger-filosofa analizza il fenomeno Carrà: dalla rivoluzione dei costumi degli anni Settanta all’attualità di oggi. Istillando un dubbio: ma non è che anche Lady Gaga ha copiato la “Raffa nazionale”?

Ciò che fece di Raffaella Carrà, «la prima donna di potere in Rai. Intendendosi per “potere” la possibilità/capacità di imporre scelte proprie» (cito dal bel libro di Daniela Brancati, Occhi di maschio, Donzelli 2011) fu forse, ancora prima della consacrazione con il mitico Tuca Tuca ballato con Alberto Sordi a Canzonissima 70 e che ancora impazza come spot tv, la sua originale personalità espressa nel fatto che «in lei il kitsch era depotenziato».

Il gusto per gli abiti sfarzosi, sul fisico da ballerina classica e la chioma biondissima dal taglio netto, l’hanno sempre resa un personaggio poco sobrio e oggi forse poco capito in tempi di austerity, ma in lei l’esagerazione era la necessaria giustificazione (pubblica) al suo stile libero, in una tv dove era tanto rara quanto scandalosa una donna un po’ troppo convinta dei suoi movimenti (e non solo) e non tutta intenta nello sforzo di eseguire un compito – con perizia, sì, ma senza adesione personale – come la maggior parte delle donne in tv di quegli anni.

E di oggi: quante sono le showgirl con una forte personalità, che non si presentano come «agite» da un uomo? E quante di queste sanno ballare e cantare sul serio? Risentire oggi un’intervista a Raffaella Carrà mostra una sobrietà quasi sconosciuta alla tv contemporanea, per la fatica che c’è dietro a ogni passo, a ogni canzone, a ogni puntata e a ogni show. In breve: la professionalità della televisione e la sobrietà del merito.

Le cronache di questi giorni vorrebbero una Raffaella bollita, come l’ha definita Dagospia nella foto di Chi, che la ritrae all’Argentario mentre gioca al videopoker, ma se i mass media dagli occhi di maschio non perdono occasione di passare al tritacarne una donna quando è avanti negli anni, specialmente se bella, non scalfiscono certo il mito di Raffaella Carrà, che non è solo una delle protagoniste di sempre della tv italiana, ma anche un modello di donna che alla tv di oggi ha ancora molto da dire.

E poi, qualcuno si è mai chiesto se i look di Lady Gaga sono ispirati anche a lei?

 

Wilma Laclava

 

(Nella foto Raffaella Carrà e Corrado Mantoni in una copertina di Tv Sorrisi e Canzoni del 1970)