Pubblicato il 22/07/2012, 09:27 | Scritto da La Redazione

SPENDIG REVIEW: A RISCHIO LE EMITTENTI LOCALI

SPENDIG REVIEW: A RISCHIO LE EMITTENTI LOCALI
Il Governo avrebbe previsto un taglio al fondo nazionale per le reti locali di circa 30 milioni di euro, provocando la reazione dei piccoli editori. La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 4. Montrone: «Il governo non cancelli tv locali e piccole e medie imprese» Il caso appello dopo le indiscrezioni sulla possibilità di cancellare il fondo […]

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Il Governo avrebbe previsto un taglio al fondo nazionale per le reti locali di circa 30 milioni di euro, provocando la reazione dei piccoli editori.

La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 4.

Montrone: «Il governo non cancelli tv locali e piccole e medie imprese»

Il caso appello dopo le indiscrezioni sulla possibilità di cancellare il fondo destinato alle emittenti televisive.

«Il Governo Monti sta impedendo lo sviluppo delle piccole e medie imprese, privandole delle televisioni locali che sono gli strumenti più importanti per promuovere il consumo dei loro prodotti e quindi la loro crescita». Questo il commento dell’ing Luca Montrone, presidente dell’Alpi, l’Associazione nazionale delle emittenti locali, e del Gruppo Norba, alle indiscrezioni sulla possibilità di cancellare il fondo destinato alle tv locali. «È ormai chiara la volontà di alcuni settori del governo – continua Montrone – di voler cancellare le emittenti locali attraverso l’azzeramento del fondo che sino ad oggi ha rappresentato una fonte indispensabile alla loro sopravvivenza». Un sostegno fortemente voluto dal Parlamento sin dal 1993, quando fu approvata la legge 422, e poi il 22 marzo scorso quando all’unanimità la Camera (con 480 voti favorevoli su 483) ha imposto al governo di provvedere, entro due mesi, a riportare il livello del fondo delle tv locali a 150 milioni di euro nel triennio 2011-2013 e ad applicare, finalmente, a partire dal 2014, la legge 422 del 1993, motivando tale richiesta con la stretta «correlazione esistente tra le emittenti locali e la crescita delle piccole medie imprese».

Il Parlamento ha approvato all’unanimità (e le ha reiterate, sempre all’unanimità, nel marzo scorso) le misure di sostegno in favore delle emittenti locali necessarie per assicurare al Paese pluralismo dell’informazione e sviluppo economico . «A fronte di questa chiara volontà espressa dal Parlamento, massima e unica espressione della sovranità popolare spiega ancora l’ing. Montrone ci troviamo dinanzi a due eventi decisamente contrari: il primo è il decreto sulla spending review, che prevede un taglio di 30 milioni di euro a danno delle tv locali, il secondo evento è la proposta di cancellare del tutto il fondo avanzata del prof. Ing. Francesco Giavazzi, nominato consulente del governo per l’individuazione dei tagli sulle risorse destinate alle imprese». «Non sfuggirà – sottolinea Montrone – all’ing. Giavazzi il peso, pari al 70,8%, che le Pmi hanno sulla formazione del nostro Pil, e neanche le conseguenze che avrebbe, in questo momento, una politica che blocca la loro crescita. Senza tralasciare l’importanza che le emittenti locali hanno per il pluralismo dell’informazione, che è un principio costituzionale imprescindibile in un Paese democratico».

«Non pretendiamo – dice Montrone – di far cambiare idea al prof. Giavazzi, al quale invieremo degli studi a cui certamente non potrà non prestare attenzione, ma chiediamo al governo di guardare alla rinascita dell’Italia, attraverso l’unica forza vera del Paese, ossia le Pmi, e di non intraprendere una strada che potrebbe portarle al fallimento, trascinando nel crac l’intera nazione. Il Presidente Monti dia attuazione alla legge del 1993, la cui mancata applicazione configura una vera e propria distrazione di fondi, e ascolti il Parlamento, che, sull’argomento, ha presentato emendamenti al decreto sviluppo e al decreto sulla spending review».

«Siamo certi – conclude Montrone – che il neo presidente di Confindustria Squinzi sia dello stesso parere del Parlamento e dei suoi predecessori Amato, Montezemolo e Marcegaglia, in merito alla necessità ed imprescindibilità delle TV locali per la crescita e lo sviluppo delle Piccole e medie imprese. Non ci può essere futuro per l’Italia senza le televisioni locali, volano delle piccole e medie imprese e, quindi, dell’intera economia nazionale».