Pubblicato il 21/07/2012, 11:37 | Scritto da La Redazione

DA QUESTA NOTTE IL GRANDE RITORNO ARBORE IN TV

DA QUESTA NOTTE IL GRANDE RITORNO ARBORE IN TV
”Speciale per Me Souvenir ovvero Meno siamo, meglio stiamo”, questo il titolo della trasmissione dell’artista foggiano, in onda su Rai1 alle 23.50. Il Tempo, pagina 40, di Tiberia De Matteis. Tormentone Arbore con le perle della tv A volte ritornano: da stanotte su Raiuno il meglio del piccolo schermo. Dalla sala di montaggio il presentatore […]

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Speciale per Me Souvenir ovvero Meno siamo, meglio stiamo”, questo il titolo della trasmissione dell’artista foggiano, in onda su Rai1 alle 23.50.

Il Tempo, pagina 40, di Tiberia De Matteis.

Tormentone Arbore con le perle della tv

A volte ritornano: da stanotte su Raiuno il meglio del piccolo schermo. Dalla sala di montaggio il presentatore proporrà canzoni e gag esilaranti.

Ma la notte sì! Potrebbe essere un motto per Renzo Arbore, parafrasando una sua storica canzone, sigla di «Quelli della notte» che nel 1985 ha deliziato le notti degli italiani, educandoli a un trascinante umorismo destinato a mutare il linguaggio del Paese e l’intrattenimento televisivo. Ed è proprio a questo inesauribile mago della creatività intellettuale e della canzone che il palinsesto estivo chiede aiuto per spezzare la routine incolore di repliche con cui si tengono a dieta pure i più ghiotti telespettatori, invocando una necessità di risparmio che talvolta sarebbe bene ricordare anche peri grandiosi carrozzoni delle prime serate.

A partire da stasera alle 23.50, Raiuno sfodera, quindi, il ritorno di Renzo Arbore e della sua Compagnia Bella con il programma «Speciale per Me Souvenir ovvero Meno siamo, meglio stiamo», in cui i televisivamente «maleducati» spettatori di oggi scopriranno di divertirsi ascoltando un pezzo di musica jazz, passando per la rivisitazione di reperti televisivi «dispersi» di grandi artisti che hanno caratterizzato la storia del nostro piccolo schermo. Si tratta di sei puntate di piccole perle di ludica dialettica e di amarcord artistico conosciute finora soltanto al popolo dei nottambuli in quanto riedizioni, con accorgimenti originali e geniali, di puntate trasmesse nel 2005 dopo l’una di notte. Il meccanismo è semplice, a dimostrazione di quanto non sia indispensabile ricorrere sempre a un format, magari pure straniero e da acquistare a caro prezzo. In una saletta di montaggio Renzo Arbore offre e guida un condensato di canzoni e gag esilaranti, realizzato insieme a Ugo Porcelli e Nadia Fede.

Per il primo appuntamento non si poteva scegliere di meglio che il delizioso e memorabile incontro dedicato alla storica amica e compagna di tante esperienze personali e artistiche Mariangela Melato, in un’inedita e fantastica panoramica della sua carriera arricchita pure da un’inaspettata esibizione dal vivo. Dai filmati attinti dagli archivi Rai appaiono chicche che riaccendono squarci della memoria dei più maturi, ma anche passaggi casualmente sfuggiti da apprezzare con entusiasmo, ritrovando il piacere della condivisione familiare e suscitando curiosità nelle nuove generazioni su un «come eravamo» che merita tanta nostalgia.

È lo stile sobrio, autentico, spiritoso e accattivante di un artista poliedrico che ha segnato l’evoluzione culturale della radio e della televisione con doti da showman e talento da cantautore nonché da amabile storico e critico di ogni genere musicale. Il suo successo personale si lega sicuramente a un’ironia di sapore meridionale che sa coniugare il buon senso di un’antica e meditata sapienza all’istinto birichino di un fanciullino abituato ava gare libero per un paese o una piccola città. Arbore è il maestro di una comicità schietta, elegante, gradevolmente allusiva e mai volgare che fa ridere con poesia, fantasia, disincanto e bonarietà, senza ferire né offendere, e ha registrato un «alto gradimento», tanto per citare pure una sua famosa trasmissione radiofonica del 1970, in un pubblico eterogeneo che per anni ha condiviso le battute e i tormentoni nati nel salotto di «Quelli della notte» o nel caravanserraglio da studio televisivo di «Indietro tutta».

La conversazione e il calembour di amici riuniti in un qualsiasi bar o in una casa privata sono diventati un repertorio esilarante in grado di unire tutti gli italiani, grazie alla complicità di attori, poi sdoganati e arrivati al successo individuale, come Nino Frassica, Marisa Laurito o Simona Marchini. Il segreto? Il piacere di esserci dei protagonisti diviene il nostro, come accade a teatro o nell’arte.