Pubblicato il 18/07/2012, 10:53 | Scritto da La Redazione

VENTURA-CLERICI: «FAZIO, ASCOLTA I NOSTRI CONSIGLI PER SANREMO»

VENTURA-CLERICI: «FAZIO, ASCOLTA I NOSTRI CONSIGLI PER SANREMO»
In un’intervista al settimanale “Oggi”, le due conduttrici lanciano messaggi al prossimo conduttore del Festival. Oggi, pagina 98, di Maria Giuseppina Buonanno Caro Fabio a Sanremo fai così Mentre il conduttore lavora al Festival, c’è chi lo consiglia. Fazio sarà all’Ariston dal 12 febbraio con la Littizzetto. Intanto, Ventura e Clerici, regine della tv e […]

comunicati stampa2

In un’intervista al settimanale “Oggi”, le due conduttrici lanciano messaggi al prossimo conduttore del Festival.

Oggi, pagina 98, di Maria Giuseppina Buonanno

Caro Fabio a Sanremo fai così

Mentre il conduttore lavora al Festival, c’è chi lo consiglia. Fazio sarà all’Ariston dal 12 febbraio con la Littizzetto. Intanto, Ventura e Clerici, regine della tv e della gara, gli danno qualche dritta. C’è chi gli dice di ispirarsi a “XFactor” e chi di lasciare a casa Saviano.

II Festival di Sanremo sembra ancora lontano. Ma per Fabio Fazio, che lo condurrà per la terza volta, dopo averlo presentato nel 1999 e nel 2000, non è così. Intanto, le date ci sono già: la partenza è prevista per il 12 febbraio e il gran finale per il 16. Aspettando il Festival 2013, Fazio ha già cominciato a fare incontri e riunioni. Gli autori di Sanremo dovrebbero essere Pietro Galeotti, ex compagno di scuola, amico e da anni collaboratore del conduttore, Marco Posani, Francesco Piccolo, Massimo Martelli e Claudio Fasulo. Intanto, si sa che con Fazio all’Ariston ci sarà anche Luciana Littizzetto. «Me lo devi chiedere in ginocchio», lo ha già provocato Lucianina. Fazio, per ora, non si è inginocchiato, ma ha cominciato a pensare agli ospiti e ai cantanti. Infatti, il conduttore, che dal 30 settembre tornerà su Rai3 anche con Che tempo che fa, si occuperà pure della direzione artistica (anche se non da solo).

Non sono escluse sorprese per il telespettatore, che sul palco dell’Ariston, accanto a Fazio, ha già visto il premio Nobel Renato Dulbecco, l’ultimo segretario generale del Partito comunista sovietico e presidente dell’Urss Mikhail Gorbaciov e il tenorissimo Luciano Pavarotti. Sorprese in grado di far crescere l’audience e di alzare Io share. L’ultima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Gianni Morandi con Rocco Papaleo, ha avuto una media di 11.135.500 telespettatori e il 47,29 per cento di share. Sugli ascolti, almeno finora, Fabio Fazio ha mostrato una certa indifferenza: «Ci terrei a non battere il mio record», ha detto alla presentazione dei palinsesti Rai. Giusto per ricordarlo, nel 1999 il conduttore conquistò 14.548.000 telespettatori, con il 56,02 per cento di share; nel 2000, furono 12.920.000, con il 54,93 per cento di share.

Invece, per Cesare Lanza, autore di tre Festival di Sanremo, due con Paolo Bonolis e uno con Antonella Clerici, anche gli ascolti contano. E dice: «Fazio ha un compito difficile: superare l’audience delle edizioni precedenti con creatività. Ma è il conduttore giusto per tentare un rinnovamento del Festival. La Rai ha fatto bene ad affidarglielo. Fazio è perfetto anche come direttore artistico perché è un bravo professionista. Garantirà trasparenza nella selezione delle canzoni e in quella dei giovani. Poi ha un buon gruppo di lavoro. Forse un po’ chiuso, ma questo è un vantaggio: così si eviteranno blitz e infiltrazioni dall’esterno».

Lanza di tv se ne intende e dà anche qualche consiglio d’autore a Fazio: «Gli direi di fare di testa sua. Di non aver paura a rinnovare il Festival. Che altrimenti rischia di morire di consunzione, di conservatorismo. Gli direi, però, basta con Saviano. Gli consiglierei di osare, di essere imprevedibile. L’ho fatto anche io portando all’Ariston Mike Tyson, Rania di Giordania, Dita von Teese». Proprio la regina del burlesque Dita von Teese ha fatto lo strip nella coppa di champagne nell’edizione del Festival condotta da Antonella Clerici. Era il 2010 e la conduttrice conquistò 10.924.400 telespettatori e il 47,82 per cento di share. «Non mi sento di dispensare consigli a Fabio Fazio. Solo un grande in bocca al lupo! E poi, lui non ne ha bisogno perché ha già condotto il Festiva! con grande successo per due anni consecutivi», dice Antonella Clerici, che a settembre torna con La prova del cuoco, poi con Ti lascio una canzone e in primavera con un nuovo show.

Anche Simona Ventura, che ha presentato il Festival di Sanremo nel 2004, riconosce i meriti di Fabio Fazio. «La scelta di affidargli di nuovo Sanremo è giusta. Fazio ha già fatto due bei Festival: il primo fantastico, il secondo forse un po’ meno sorprendente, ma di sicuro ben fatto. Se dovessi dargli un consiglio, gli direi di puntare su elementi di novità e di fare un Festiva! non tradizionale, di seguire il suo stile, insomma. Anche perché credo che avrà contro una programmazione forte. E l’idea di portare Luciana Littizzetto all’Ariston è buona. Luciana è perfetta», dice Simona Ventura. L’unico finora a criticare il ritorno di Fazio a Sanremo è stato Piero Chiambretti. Il conduttore, in un’intervista al settimale “A” ha detto: «Il suo successo è di relazioni, non tanto di talento acquisito. L’hanno definito “il re del nulla”. Dovrebbe essere studiato dai sociologi negli anni a venire». In verità, anche Pippo Baudo, proprio da Piero Chiambretti, nella trasmissione Chiambrettopoli su Radio 2, si era lasciato andare a un commento cattivello: «In tv vincono i furbi e Fazio a Sanremo è una furbata».

Queste frasi potrebbero nascere da una sorta di gelosia professionale? «Ognuno la pensa a modo proprio», risponde Simona Ventura. «Non so, forse a loro sarebbe piaciuto tornare al Festival. Io, invece, sono troppo felice di stare a Sky». Ma chissà se lei lo presenterebbe ancora il Festival. «Conduco già XFactor, che è il nuovo Sanremo. Il mio talent show è la Formula 2.0 (espressione che nasce nel mondo del Web e che indica uno stato di evoluzione, ndr). Anche il Festival di Sanremo dovrebbe spostarsi verso questo tipo di format. Sono fiera però di averlo presentato. Anzi, ringrazio Paolo Bonolis: lui rifiutò di condurlo e lo proposero a me. Cominciai a lavorarci a dicembre. Quell’anno, l’ho fatto quasi senza i cantanti. Ma sono riuscita a salvare il Festival e ho pure unito la Rai, mettendo d’accordo destra e sinistra. Io di paure all’Ariston non ne ho avute. Solo tante emozioni». Le stesse di X Factor. Più o meno. Intanto si è aperta la selezione di Area Sanremo, che si rivolge ai giovani tra i 16 e i 36 anni (informazioni dettagliate sono sul sito www.areasanremo.it). Il termine per presentare l’iscrizione scade il prossimo 15 settembre.