Pubblicato il 17/07/2012, 10:30 | Scritto da La Redazione

LA MULTA DELL’ANTITRUST PORTA IN ROSSO I CONTI DELL’AUDITEL

LA MULTA DELL’ANTITRUST PORTA IN ROSSO I CONTI DELL’AUDITEL
La sanzione è arrivata per mancata pubblicazione giornaliera dei dati per singola piattaforma e delle cosiddette «altre digitali terrestri» e, infine, per errata attribuzione dei risultati della rilevazione anche ai «non possessori di televisione». Il cda ha presentato appello al Tar.   MF, pagina 15, di Andrea Montanari La multa dell’Antitrust porta in rosso i […]

La sanzione è arrivata per mancata pubblicazione giornaliera dei dati per singola piattaforma e delle cosiddette «altre digitali terrestri» e, infine, per errata attribuzione dei risultati della rilevazione anche ai «non possessori di televisione». Il cda ha presentato appello al Tar.

 

MF, pagina 15, di Andrea Montanari

La multa dell’Antitrust porta in rosso i conti Auditel

L’ attività di Auditel è tradizionale e consolidata: rileva quotidianamente, attraverso 9.500 meter, gli ascolti televisivi basandosi su un panel di 5.163 famiglie. Un business che non conosce discontinuità e che ha un giro d’affari pressoché standard (dai 14,4 milioni del 2006 si è passati aí 17,33 milioni del 2010) al quale fanno da contraltare costi altrettanto costanti (erano 14,3 milioni nel 2006 e sono saliti a 17,31 milioni nel 2010 ). Tutto nella norma, insomma, per la società presieduta dall’imprenditore Giulio Malgara e guidata dal direttore generale Walter Pancini che infatti nell’ultimo quinquennio ha sempre chiuso il bilancio in utile: dai 61.650 euro del 2006 ai 7.134 euro del 2010.
Un trend che sarebbe proseguito anche lo scorso anno se non fosse intervenuta una variabile che ha scombussolato i piani dei manager e provocato uno scossone nel bilancio. I conti del 2011 di Auditel si sono chiusi con una perdita di oltre 896 mila euro a fronte di ricavi dì 18,047 milioni. Che cosa è accaduto l’anno scorso per portare a questi risultati? Un fatto straordinario che ha costretti i vertici dell’associazione partecipata dai principali gruppi televisivi, dalle Federazioni dì categoria (Fieg, Frt, Unicom, Assap e Upa) a iscrivere in bilancio una nuova posta (accantonamento per rischi) di 900 mila euro. Variabile che, visto lo storico equilibrio tra ricavi e costi, ha provocato il rosso di gestione. A costringere il cda di Auditel a creare questa riserva è stata la multa (1,8 milioni) comminata il 14 dicembre scorso dall’Antitrust per abuso di posizione dominante. La sanzione è arrivata per mancata pubblicazione giornaliera dei dati per singola piattaforma e delle cosiddette «altre digitali terrestri» e, infine, per errata attribuzione dei risultati della rilevazione anche ai «non possessori di televisione». La sanzione non è però andata giù al board di Auditel. Il cda infatti ha presentato appello al Tar del Lazio ma al contempo, «pur ritenendo fondate le ragioni del proprio ricorso, ha ritenuto comunque di predisporre, in via prudenziale, un accantonamento pari al 50% della sanzione complessiva, confidando in una significativa riduzione della stessa». Al momento il Tar ha accolto l’istanza di fissazione anticipata del ricorso ma ha respinto la richiesta di sospensiva della multa. A sollevare la questione era stata Sky Italia, la pay tv satellitare di Rupert Murdoch che da anni ha chiesto di poter entrare nell’azionariato di Auditel per aver voce in capitolo, ma finora ha sempre ricevuto risposta negativa.