Pubblicato il 10/07/2012, 15:34 | Scritto da La Redazione

LA7 E I PALINSESTI FATTI CON IL “COPIA E INCOLLA”

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Il critico seriale di TVZOOM spara a zero sulle nuove mosse della rete di Telecom Italia Media, rea di non aver innovato molto nelle scelte.

La nuova formula de La7 rischia di passare alla storia della televisione come il metodo copia-incolla. Non che ci sia qualcosa di male a far tesoro di esperienza fatta in casa d’altri, ma un po’ di novità nei polverosi palinsesti televisivi sarebbe auspicabile. La nuova La7 sembra la vecchia Rai Tre, e questo si spiega con il transfert di Paolo Ruffini da una direzione all’altra. La7 ha messo a segno il colpo Santoro: bella idea, peccato che si rischia di ripetere la formula che prima era su Rai Due, poi su Sky, su cui lo scorso anno, peraltro, aveva trovato un mix innovativo tra tv satellitare e in chiaro, tv locali e Internet.

Ora, invece, si torna indietro. Nel pomeriggio della rete di Telecom ci saranno le sorelle Parodi, diventate star a Mediaset e ora incollate da La7, certamente non con programmi innovativi. D’altra parte la tendenza al copia-incolla è un po’ una costante della rete: basti pensare a Cash Taxi, il game show condotto da Marco Berry, andato in onda per due stagioni su Sky, ma che su La7 è sotto la media di rete.  Per non parlare del caso Corrado Guzzanti, presentato tra i nomi nuovi del canale di Telecom Italia Media, quando invece si tratterà semplicemente della riproposizione del suo ultimo spettacolo teatrale. Alla presentazione dei palinsesti il nome di Guzzanti è stato speso in modo roboante e si sono viste addirittura le immagini di Aniene, il programma prodotto in esclusiva per Sky, con il logo  della pay tv sostituito con quello de La7. Insomma, operazione copia e incolla. O taglia e cuci.

 

Hannibal

 

(Nella foto Paolo Ruffini, direttore de La7)