Pubblicato il 08/07/2012, 14:31 | Scritto da La Redazione

E SE L’ACCORDO SKY-MEDIASET FOSSE L’INIZIO DI UNA NUOVA ERA?

Con lo scambio di diritti sulle coppe europee i due gruppi rafforzano la loro offerta e gratificano il telespettatore. La speranza è che sia il primo passo verso un “new deal” della tv italiana.

In questi giorni si è concluso un accordo commerciale storico: Sky e Mediaset condivideranno i loro diritti tv sulle coppe europee, a beneficio loro e dei telespettatori. Sostanzialmente la pay tv cederà al Biscione la Champions League per Mediaset Premium e in cambio riceverà l’Europa League, che quest’anno vedrà in campo Inter, Lazio e Napoli. I due broadcaster avevano acquisito i diritti dall’Uefa separatamente, ma così facendo i telespettatori potranno seguire tutte le partite delle italiane su entrambi i player. Italia 1, poi, trasmetterà in esclusiva per le tv in chiaro il miglior incontro di Champions del mercoledì e il migliore di Europa League del giovedì, Sky, da parte sua, mantiene l’esclusiva della Champions in HD.

La possibilità di un accordo del genere l’aveva ventilata Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, alla presentazione dei palinsesti e a questo punto è evidente che le trattative erano già ben avviate.

Berlusconi e Andrea Zappia, numero uno di Sky Italia, da perfetti manager moderni hanno chiuso un accordo illuminato, che ovviamente gratifica i due gruppi dal punto di vista commerciale (ampliando la loro offerta aumenteranno le potenzialità pubblicitarie) e che contemporaneamente rende un ottimo servizio al telespettatore.

A questo punto la speranza è che, anche con il nuovo management Rai, il mondo televisivo italiano possa vivere un vero new deal, gestito da uomini preparati, scevri da ingerenze politiche, atti allo sviluppo commerciale delle loro aziende, con un occhio al servizio del cittadino e magari senza dimenticare l’immenso valore culturale e sociale che ha il medium tv.

La mia speranza è di vedere seduti intorno a un tavolo Anna Maria Tarantola, Piersilvio Berlusconi, Andrea Zappia e Giovanni Stella, per discutere del primo fondamentale passo di questo Rinascimento televisivo: il rinnovo di Auditel.

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto, da sinistra, Andrea Zappia e Piersilvio Berlusconi)