Pubblicato il 15/06/2012, 09:53 | Scritto da La Redazione

IL NATIONAL GEOGRAPHIC SVELA CHI HA UCCISO MARILYN MONROE

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L’ombra di Cosa Nostra sulla morte della divina e dei fratelli Kennedy, in un documentario esclusivo in onda questa sera su National Geographic Channel HD.

Sky Seven Days, dal 15 al 21 giugno, di Angelo Paura

L’ombra di Cosa Nostra tra la Monroe e i Kennedy

Documentari: chi ha ucciso Marilyn? L’incredibile storia di Sam Giancana, spietato capo clan di Chicago. Legato alla Cia e alla politica Usa.

Silenzio. In scena c’è la mafia di Chicago. Quella che negli anni ’60 teneva in pugno un paese. Storie di droga, prostituzione, gioco d’azzardo. Storie che si fanno leggenda e si mescolano con la politica e i servizi segreti. I padrini (National Geographic Channel HD, venerdì 15 ore 21.55) parte da qui. Dagli archivi segreti dell’FBI. Dalla vita, fatta di sangue e misteri, di Sam Giancana. L’uomo che per mezzo secolo ha dettato legge nelle strade di Chicago. Una storia incredibile la sua: i primi passi negli anni ’20 a New York, facendosi le ossa come guardaspalle di Al Capone. Il balzo fu veloce: passò alle cronache per la sua fama di killer spietato e di perfetto guidatore.

Poi negli anni ’60 divenne il capo incontrastato della città del jazz. E qui inizia tutto. O almeno parte il lato più inquietante di tutta la faccenda. Perché la sua storia criminale si intreccia con quella di due personaggi simbolo degli Stati Uniti: John Fizgerald Kennedy e Marilyn Monroe. Della loro storia d’amore si è detto tutto. Ma il punto non è questo. Infatti secondo le ricerche di un detective, Milo Speriglio, dietro alla morte di Marilyn ci sarebbe proprio Giancana.
Un suicidio indotto per fare uno sgarro proprio ai Kennedy. Che con il boss di Chicago avrebbero avuto rapporti tutt’altro che saltuari. Anzi si racconta che proprio grazie ai voti di Giancana (che si mise in contatto con la famiglia Kennedy grazie a Frank Sinatra) Jfk fu eletto alla presidenza. Ma una volta che un boss intercede il conto da pagare è salato. Quello che Giancana non aveva digerito fu la scelta della Casa Bianca di negare l’appoggio allo sbarco a Cuba e la successiva uccisione di Fidel Castro. Nell’isola il boss voleva riavere il controllo del casinò dell’Avana. Uno dei più redditizi al mondo.
Prima Marilyn, poi Jfk e infine Bob, fratello del presidente. Quanta verità e quanta leggenda? Difficile saperlo. Anche perché dopo la morte di Marilyn la questione fu insabbiata proprio dai servizi segreti. E l’unico che avrebbe potuto parlare, Sam Giancana, fu trovato morto sugli scalini della propria abitazione. Era il 1975. Un secolo fa.