Pubblicato il 05/06/2012, 09:31 | Scritto da La Redazione

RADIO: I NETWORK BATTONO LA RAI

RADIO: I NETWORK BATTONO LA RAI
Dall’indagine di Gfk Eurisco sulla Radio, i cui dati sono stati pubblicati ieri da TVZOOM, emerge che RadioUno è solo al quinto posto di ascolti.     Il Secolo XIX, pagina 42    L’indagine Gfk Eurisco sulla Radio   Sorpresa: i Network battono la Rai   La più ascoltata è 102.5, seguono Deejay e 105. […]

Dall’indagine di Gfk Eurisco sulla Radio, i cui dati sono stati pubblicati ieri da TVZOOM, emerge che RadioUno è solo al quinto posto di ascolti.  

 

Il Secolo XIX, pagina 42 

 

L’indagine Gfk Eurisco sulla Radio

 

Sorpresa: i Network battono la Rai

 

La più ascoltata è 102.5, seguono Deejay e 105. Mucciante (Radiodue): «Dati non paragonabili al passato»

 

I RISULTATI della ricerca Radiomonitor sull’ascolto delle radio in Italia sono davvero sorprendenti: l’emittente più ascoltata in Italia è RH 102.5. Non solo: la prima delle tre Rai, cioè Radiouno, arriva solo al quinto posto.
E’ l’esito dell’indagine condotta da Gfk Eurisko su un campione composito, che mette insieme 60 mila interviste telefoniche con il monitoraggio di 10 mila individui, controllati con un meter per 28 giorni. Ebbene, risultano essere 34.263.000 gli italiani che ogni giorno ascoltano la radio. Fra le varie emittenti, Rtl102.5 è la migliore, con una media quotidiana di 6.654.000 ascoltatori. Seguono altre tre commerciali: Radio Deejay con 5.356.000 ascoltatori, radio 105 con 5.026.000 e Rds con 4.719.000. Solo quinta Radiouno della Rai, con una media di 4.585.000. C’è chi festeggia: «Dopo anni di primato della Rai, Rtl 102.5 entra nella storia, diventando, senza alcun dubbio, la Radio degli italiani», dice il presidente di Rtl102.5 Lorenzo Suraci. C’è chi minimizza, ed è il caso del direttore di Radiodue Rai, Flavio Mucciante, per il quale «non si possono confrontare i goal di un incontro di calcio con le mete di una partita di rugby». In altre parole, secondo Mucciante, i numeri non sono paragonabili ai dati Audiradio del 2009, visto che alcuni parametri sono cambiati. Resta però «preoccupante» continua il direttore di Radiodue «il dato di Eurisko, che rileva come l’ascolto radiofonico in Italia sia diminuito del 10 per cento, in netto contrasto con quanto affermato nell’ultimo rapporto del Censis sul consumo dei media nel nostro Paese». C’è, infine, chi si preoccupa davvero, ed è il caso del comitato di redazione del Giornale Radio Rai. A non andare proprio giù, ai giornalisti, è quel quinto posto dell’ammiraglia, davanti ai network commerciali.
«Il CdR è consapevole delle controversie in atto sull’attendibilità della ricerca effettuata al di fuori dalle deliberazioni di Agcom» si sottolinea «ma quella di Eurisko è la terza indagine, dopo quella di Ipsos e dell’Istituto Piepoli, che vede Radiouno in grosse difficoltà». Il direttore Antonio Preziosi ha detto di non riconoscere i dati, ma quanto evidenziato instilla un «ragionevole dubbio». 

 

 

Francesco Franchi