Pubblicato il 28/05/2012, 13:03 | Scritto da La Redazione

WIND MUSIC AWARDS 2012, PROVE GENERALI DI CARLO CONTI VERSO SANREMO?

WIND MUSIC AWARDS 2012, PROVE GENERALI DI CARLO CONTI VERSO SANREMO?
  Durante la conferenza stampa, il conduttore non conferma e non smentisce le voci che lo accostano al palco dell’Ariston, mentre Vanessa Incontrada lascia intendere di volersi avvicinare di più alla Rai «Certo, abbiamo una precisa prospettiva numerica dello share che potrà avere Rai Uno con i Wind Music Awards», dice il capostruttura di Rai […]

 

Durante la conferenza stampa, il conduttore non conferma e non smentisce le voci che lo accostano al palco dell’Ariston, mentre Vanessa Incontrada lascia intendere di volersi avvicinare di più alla Rai

«Certo, abbiamo una precisa prospettiva numerica dello share che potrà avere Rai Uno con i Wind Music Awards», dice il capostruttura di Rai Uno Antonio Azzalini con aria sorniona, «Ma, ovviamente, ora non possiamo certo svelarla». È con una risposta emblematica, che ci è conclusa a Verona la conferenza stampa per i Wind Music Awards 2012, realizzati dalla F&P Group con la Ballandi Entertainment, da Wind Telecomunicazioni assieme alle associazioni del settore discografico AFI, FIMI e PMI, con la partecipazione di Samsung (alle prese con la promozione del nuovo smartphone Galaxy s3) e trasmessi da Rai Uno il 26 giugno.

La conferenza mattutina di sabato 26 maggio ha risvolti interessanti per più di una ragione. La prima: si tratta della prima edizione che sancisce il passaggio della rassegna musicale da Mediaset alla Rai, con tutte le incognite del caso. La seconda: al timone della conduzione ci sono Carlo Conti e Vanessa Incontrada, con il presentatore toscano in pole position per condurre la prossima edizione del Festival di Sanremo e la showgirl spagnola alle prese con i suoi nuovi, imminenti contratti Rai e con qualche rumor su presunte polemiche circa il suo ruolo a fianco di Conti nella kermesse veronese, smentito come da copione da Vanessa in un’intervista esclusiva a TVZOOM.

«La musica è la musica, a prescindere dal veicolo che la diffonda», ha dichiarato un Conti meno abbronzato del solito. «Per questa ragione, se è Rai Uno a trasmettere i Wind Music Awards invece di Italia Uno, non cambia nulla. Non ho mai creduto a un pubblico di rete, a un target specifico. La musica è trasversale, gli spettatori non appartengono a un solo canale, sono di tutti».  
Il presentatore non vede nell’evento veronese le prove generali per un suo approdo a Sanremo 2013: «Innanzitutto questo evento raccoglie l’eredità del Festivalbar, che è altra cosa rispetto a Sanremo. E poi, ogni anno vengo accostato al Festival, e ogni anno per vari motivi rimando. Chissà, forse significa che più rimando, più vita lunga avrò. Per il momento, alla rete servo di più con L’eredità e con Tale e quale show, che tornerà a settembre». 
Da leggere tra le righe: Conti non smentisce un suo futuro sul palco dell’Ariston, la sensazione è che, se dovesse bucare l’appuntamento con la prossima edizione, si accaparrerà per certo quella del 2014.
«Per il momento mi dichiaro felice di lavorare con Vanessa, che conosco da una vita, e di tornare alla mia vecchia passione, quella con cui ho cominciato, la musica».
Già, la Incontrada. Capricciosa, secondo alcuni. Addirittura si dice avrebbe imposto il suo ruolo di co-conduttrice per non fare solo la valletta, o meglio, la spalla del conduttore, valletta non si usa più. «Il vero vincitore, oltre agli artisti premiati, è il pubblico. Io accetto di partecipare a eventi come questo perché ti lasciano emozioni durevoli, te le porti dentro anche a distanza di anni», dice lei. A pensarci bene, sono emozioni simili a quelle regalatele dai 7 anni di Zelig, eccezion fatta per la conclusione travagliata del rapporto. «Sento spesso Claudio Bisio, quando si lavora assieme per così tanto tempo si crea un rapporto d’amicizia molto solido», ha aggiunto la Incontrada, riservando una stoccatina ai giornalisti: «Quando viene trascritta una mia dichiarazione, c’è il rischio che venga mal interpretata dai lettori. Un testo scritto non può descrivere al meglio lo stato d’animo o il tono di voce con cui parlo, per questo alle volte si crea qualche equivoco».
Poco male. L’essenziale è dare risposte precise. Come, per esempio, dinanzi alla domanda su un suo imminente e definito passaggio alla Rai: «Non so quando scade il mio contratto con Mediaset, giuro», ha dichiarato a TVZOOM, «comunque non ho ancora deciso nulla, anche se con la Rai sono impegnata per alcune fiction, tra cui Caruso». Insomma, Sono solo parole, per dirla con Noemi, una delle artiste premiate durante la serata.
La parola d’ordine era divertimento e, a dirla tutta, il divertimento è arrivato. Dinanzi a un’Arena di Verona esaurita in ogni ordine di posto, sono stati premiati con il Multi Platinum (120.000 copie vendute) o con il Platinum (60.000), Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Emma, Tiziano Ferro, Giorgia, Ligabue, Modà, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Antonello Venditti. I cantanti hanno alternato le performance accompagnati sul palco da madrine e padrini quali Roberto Farnesi, Alessandro Siani, Nino Frassica, Isabella Ferrari, Rocco Papaleo, Vittoria Belvedere, tanto per citarne alcuni.
La registrazione della serata è filata liscia, con una conduzione easy pop del duo Conti-Incontrada, quest’ultima alle prese con una lotta senza quartiere con i tacchi alti, ogni occasione era buona per abbandonarli in un angolo. Toccante l’esibizione di Gino Paoli, ospite speciale che ha ricordato Lucio Dalla eseguendo L’anno che verrà, suscitando un’ovazione da parte della folla. Dalla sembrava lì, spirito birichino presente per tutti coloro che lo avevano scordato in vita e lo ricordano ora in morte.
Tinte quasi rock per Ligabue, tra i più applauditi assieme a una dimagrita Laura Pausini e a una sempre magistrale Fiorella Mannoia, regina del palco in una ritmica performance a fianco di Noemi nella rivisitazione di Quello che le donne non dicono.
Un discorso a parte lo meritano Alessandra Amoroso (premiata per il suo Cinque passi in più) e Emma Marrone (premiata per Sarò libera). Migliaia di fans sono giunti a Verona solo per loro, e questo è un dato di fatto oggettivo. Eppure, anche senza saperlo, hanno il marchio di fabbrica del talent show tatuato in fronte. Sarà per una qualche somiglianza somatica e di attitudine, sarà per il taglio DeFilippiano delle loro esibizioni, sarà anche per la supercazzola di Monicelliana memoria con cui rispondono sempre e comunque alle domande dei conduttori (tra parentesi, dimenticandosi di essere in una registrazione, Emma ha risposto alle domande di Conti dando riferimenti temporali legati al mese di maggio, benché la kermesse venga trasmessa tra un mese) a chi scrive sembrano fatte con lo stampino. Sarà un’osservazione pretestuosa, ma tutto sommato i pretesti sono alibi a perdere per articoli a venire.
 
Gabriele Gambini

 

(Nella foto Carlo Conti)