Pubblicato il 28/05/2012, 09:18 | Scritto da La Redazione

SI GIRA LA SECONDA SERIE DI “PAURA D’AMARE”

SI GIRA LA SECONDA SERIE DI “PAURA D’AMARE”
Ida Di Benedetto, attrice e produttrice, sta mettendo in cantiere il seguito della fortunata fiction di Rai Uno. Il Mattino, pagina 53, di Fabrizio Corallo Ida Di Benedetto: «Porto sul mare della Tunisia il mio melò popolare» L’attrice e produttrice fa il bis con «Paura di amare». Due napoletani doc come il regista Vincenzo Terracciano […]

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Ida Di Benedetto, attrice e produttrice, sta mettendo in cantiere il seguito della fortunata fiction di Rai Uno.

Il Mattino, pagina 53, di Fabrizio Corallo

Ida Di Benedetto: «Porto sul mare della Tunisia il mio melò popolare»

L’attrice e produttrice fa il bis con «Paura di amare».

Due napoletani doc come il regista Vincenzo Terracciano e l’attrice Ida Di Benedetto (anche nelle vesti di produttrice), sono pronti a dare il via a sei nuove puntate della fortunata serie tv «Paura di amare». Il progetto nasce sulla scia del bel successo ottenuto l’anno scorso su Raiuno dove la fiction ha raggiunto il 26 per cento di media di share. Identico il cast in cui oltre alla “cattiva” Elide (interpretata proprio dalla Di Benedetto) spiccano Giorgio Lupano nel ruolo dell’industriale farmaceutico Stefano Loi e la giovane Erica Bianchi in quello della sua compagna Asia che alla fine del passionale melò si era congedata dal pubblico come novella sposa e mamma in attesa.

Tratta da un soggetto di Maria Venturi e sceneggiata questa volta da Francesco Balletta, Valerio D’Annunzio e Riccardo Degni, la fiction sarà girata dal 4 giugno prossimo a ottobre tra diverse location in Algeria, Serbia e Italia: Tunisi, Hammamet, Toser, Belgrado e Torino. In televisione, però, sempre in prima serata su Raiuno, la nuova serie si vedrà nella prossima primavera. «Non ho mai voluto girare una seconda serie di una fiction, ho sempre preferito limitarmi ai prototipi, ma se per una volta ho ceduto è accaduto solo grazie alla splendida intesa che si è instaurata con Ida», spiega Terracciano, autore di cinema («Ribelli per caso», «Tris di donne e abiti nuziali») e serie tv («Caterina e le sue figlie» e la miniserie con Sabrina Ferilli «Né con te né senza di te», in onda in autunno). «Avevo capito subito aggiunge il regista che sarebbe stata lei l’interprete perfetta per la parte di Elide e l’ho convinta piuttosto facilmente perché il personaggio è costruito sulle sue caratteristiche, ha la sua natura e la sua fisicità. Una parte delle vicende di questa nostra nuova serie, poi, si sviluppa realisticamente in Tunisia e nel deserto proprio grazie ad alcuni risvolti relativi alla storia gialla e al personaggio di Elide, una “cattiva” un po’ diversa resa tala dagli eventi della vita».

Ida Di Benedetto, che ha in cantiere come produttrice anche una miniserie internazionale dedicata a Gianni Versace e un film con Leone Pompucci, spiega i motivi del successo della serie: «Credo dice che il pubblico abbia apprezzato “Paura di amare” perché è un melò, un prodotto popolare, ma di grande qualità, nonostante non ci fossero nel cast star di richiamo: Erica Bianchi si era appena diplomata in recitazione al Centro Sperimentale e Giorgio Lupano è un bravo attore di teatro, ora sono entrambi molto popolari». È stata l’attrice napoletana a scegliere l’ambientazione tunisina per questa seconda serie: «In fase di pre-scrittura, ho preso una decisone piuttosto costosa, ho immaginato che Elide fosse innamorata di Tunisi, del mare e del deserto e che andasse a rifugiarsi li, mi piaceva quest’immagine diversa e esotica». Anche se, precisa, il suo personaggio non è una solo quello di una “cattiva”: «Elide racconta la Di Benedetto ha subito chiaramente dei traumi infantili, c’è tutta una storia dietro di lei che ha motivato l’odio atroce che ha covato verso la famiglia Loi, sua antagonista. È una donna diventata una “border line”, la vediamo assassina e “malata” ma non è tutta cattiva, è anche generosa verso la gente bisognosa, è capace di slanci e di tenerezza, anche se è lei che ha ucciso il fratello di Stefano, il protagonista… In fondo questo non è altro che un grande romanzo popolare basato su una materia incandescente e viva, quella della grande storia d’amore che si è sviluppata in una importante famiglia torinese».