Pubblicato il 16/05/2012, 22:41 | Scritto da La Redazione

LA RAI CI RIPENSA E RIVUOLE FAZIO E SAVIANO. SU LA7 L’ULTIMA PUNTATA DEL LORO SHOW

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{Summary} Oggi il Cda della Rai potrebbe approvare il ritorno di Fazio e Saviano in prima serata su Raitre da settembre. Nell’ultima puntata di Quello che (non) ho su La7 Saviano parla di Falcone, ma anche dei campi di lavoro cinesi.{/Summary}

Rai Tre-La7-Rai Tre, un viaggio di andata e ritorno che la coppia Fazio-Saviano si accinge a compiere ancora una volta, perché a Viale Mazzini si sono accorti che i due fanno alti ascolti. La seconda puntata di Quello che (non) ho ha tenuto lo share sopra il 12 per cento, e pazienza se molti hanno commentato che non si tratta di una trasmissione di speranza, ma di lunghi elenchi di disastri, il successo è e resta un dato di fatto.

Sembra che oggi il consiglio di amministrazione Rai darà il via libera per il ritorno della coppia d’oro della parola nella prima serata del lunedì di Rai Tre. Sia il direttore generale della Rai, Lorenza Lei che il direttore di rete, Antonio Di Bella, sarebbero già d’accordo. Così almeno dice Loris Mazzetti, capostruttura di Rai Tre, responsabile di Che tempo che fa. «La Rai definisca immediatamente un incontro con Saviano per metterlo sotto contratto, c’è la disponibilità di Di Bella, ma anche quella della direzione generale». Peccato che ora lo scrittore sia sotto contratto in esclusiva con La7, ma se Rai Tre è stata così gentile da prestare Fazio, si presume che altrettanto farò La7 con Saviano. L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, festeggia, Giovanni Minoli si augura che sia tutto confermato. Ma a raffreddare il clima di esaltazione ci pensa Paolo Ruffini, direttore de La7, già direttore di Rai Tre ai tempi di Vieni via con me. «Stiamo a vedere. Mi resta il dubbio che si tratti di un tardivo ravvedimento operoso o di un precoce ravvedimento peloso».

E mentre in tv si apre il mercato, sul web e su twitter si comincia a notare una certa fatica a seguire Quello che (non) ho, che ieri ha aperto con un monologo di Saviano tutto amianto e tumori. Dopo i bambini di Beslan e le donne ammazzate dalla mafia, è stato il turno dei morti dell’eternit. Per evitare la savianoia converrebbe che nell’eventuale ritorno in Rai i due rivedano un po’ il copione intriso di tragedie che su La7 fa oltre tre milioni di ascolti, numeri che su Raitre sarebbero un fallimento. Ma questo è lo stile con cui Fazio e Saviano hanno ridisegnato un’altra tv, in cui uno come Claudio Santamaria, invece che un bravo attore, si rivela un bravissimo cantante e una come Luciana Littizzetto, invece che una brava comica, si rivela  una comica. Una tv che stride forse con i piani disegnati da Viale Mazzini, che per il prossimo anno ha varato un reality da realizzare in Cina, un viaggio di fatica di vip e non, da Mumbai a Pechino. Una Cina un leggermente diversa da quella raccontata da Saviano nel suo secondo monologo sui “laogai”, i luoghi dove vengono reclusi i condannati ai lavori forzati nella Repubblica Popolare Cinese.

Ma la Cina è il futuro, il presente è l’Italia che ricorda Giovanni Falcone, che su La7 rivive nell’intervista al giudice Antonino Capponnetto di Gianni Minà, fatta il 23 maggio del 1996. Il testo è letto da Saviano. «Falcone fu costretto ad andare a Roma per sfuggire dalla delegittimazione palermitana, pensava solo a servire lo Stato, non è mai entrato in polemica nemmeno contro gli attacchi di giornalisti infami, che lo accusavano di fare tutto per puro spirito di potere. Dopo la morte di Falcone, Borsellino sapeva di essere nel mirino, il giovedì ebbe la certezza assolta che il tritolo per lui era già arrivato a Palermo e chiamò nel suo ufficio il suo confessore. “Confessami e impartiscimi la comunione, perché non so se arrivo a domenica – gli dice – Io bisogna che sia pronto in qualsiasi momento al grande passo”. Non so cosa siano per me Falcone e Borsellino, amici, colleghi, figli e fratelli, punto di riferimento della mia vita».

Il finale, solito, su quello che ho/non ho. Littizzetto: «Quello che ho è la Merkel che fa il culo a chi non paga i debiti, quello che non ho è il culo della Merkel». Saviano: «Quello che abbiamo è un pubblico e non era scontato». Fazio: «Quello che ho è la voglia di dire grazie a tutti per l’abbraccio che abbiamo avuto»

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Roberto Saviano)