Pubblicato il 21/04/2012, 12:07 | Scritto da La Redazione

FATIMA TROTTA: «”MADE IN SUD” È MEGLIO DI ZELIG»

trotta

TVZOOM ha intervistato la showgirl di “Made in Sud”, il programma comico di Comedy Central che sta riscuotendo un enorme successo di pubblico.

«Alla faccia del bicarbonato di sodio», si potrebbe essere tentati di esclamare, osservando la sua bellezza al primo sguardo. E lei, napoletana doc, apprezzerebbe di certo l’esultanza del suo celebre conterraneo Totò. Lei, nella fattispecie, è Fatima Trotta, brillante showgirl venticinquenne, co-conduttrice del fortunato Made in Sud, programma rivelazione di cabaret in onda il martedì sera su Comedy Central (canale 122 di Sky). Giunto alla quinta edizione, con un crescente seguito di pubblico, è capace di portare quella freschezza che corazzate come Zelig o Colorado sembrano aver a poco a poco smarrito.

Fatima, quali sono gli ingredienti che rendono vincente Made in sud?
«Abbiamo trovato la formula giusta. Siamo un team coeso, una grande famiglia, l’atmosfera di lavoro è fresca, divertente, rilassata. Soprattutto, siamo degli outsider che non hanno niente da perdere, nemmeno in termini di auditel. Certo, tutti si attengono a un canovaccio autorale, ma non manca l’improvvisazione, figlia della spontaneità dei nostri comici. Riusciamo a trasmettere tutto questo al pubblico, e il pubblico apprezza».
Siete più freschi e divertenti di Zelig?
«Per carità, noi siamo una piccola realtà, piccolissima. Zelig è una corazzata. Però Zelig esiste da più di dieci anni, forse qualcosa nella loro formula si è incrinato. Hanno tentato di rinnovarsi, ma non tutto pare funzionare come agli esordi. Noi abbiamo più freschezza di loro, penso si noti. Per questo siamo soddisfatti».
Made in Sud è un rilancio della comicità e dell’arte meridionale?
«C’è molta autoironia. Anche sui difetti tipici del sud. Io sono napoletana, si dice sempre che i napoletani sono solari, trascinatori, divertenti. Però sappiamo anche prenderci in giro e molte gag dei nostri comici lo dimostrano. Siamo come il Vesuvio. Apparentemente silenti, pronti a scattare. Chissà, potremmo piacere al centro-sud ed essere mal digeriti al nord. Però la comicità non ha latitudine».
Lei è una donna, per di più molto bella. Come si trova a fare da contraltare ai due mattatori Gigi e Ross?
«Loro mi rompono le scatole, mi tocca reggere l’urto della loro comicità nei miei confronti. Sono bravissimi».
Il mondo dei comici è maschile e le donne sono solo un complemento?
«Penso a una gag di Made in sud: quando io faccio una battuta e compare San Gennaro che, con spiccato accento partenopeo, mi prende in giro dicendo: “Avete visto? Fatima ha fatto ‘a battuta”.Quello sketch gioca molto sul contrasto tra bellezza e comicità. Per una donna di bell’aspetto risultare divertente è difficilissimo, il rischio è sembrare spocchiosa. Il mondo dei comici è maschile, quello è indubbio. Con le dovute eccezioni: penso a Paola Cortellesi, attrice a tutto tondo, o a Teresa Mannino».
Si dice che tra le nuove leve del cabaret ci siano tanti aspiranti, ma pochi talenti…
«Non è facile emergere, lo vedo con i nostri protagonisti. Essere simpatico non basta. Per fare il comico si deve studiare, essere informati sull’attualità, apprendere i tempi giusti della satira. Made in sud ci prova, secondo me riuscendoci. Penso a Millelire, alla parodia sui reality show…».
A proposito di reality: ne farebbe mai uno?
«L’Isola mi incuriosisce come esperienza formativa, ma non la farei ora. Per adesso, è bene che mi migliori sempre di più come conduttrice e come attrice».
Già, lei è anche al cinema con 10 regole per farla innamorare. Prospettive di carriera?
«Nasco come cantante, nel senso che ho preso da piccola lezioni di canto e di pianoforte. Poi sono giunti i concorsi di bellezza e la recitazione, con piccoli cortometraggi. Made in Sud è stata la mia grande occasione come conduttrice e 10 Regole per farla innamorare la mia prima, vera esperienza di attrice. Oddio, quando ero sul set pensavo di fare una figura orribile, poi mi sono ricreduta!».
A poco, a poco, il suo talento sta emergendo…
«Ci vuole molta pazienza, devi essere preparata a prendere porte in faccia. Nei casting per le grandi produzioni, spesso scelgono volti noti, sicuri. Comedy Central in questo senso è utilissimo: è una grande palestra di apprendimento».
La tv si amplia, ci sono più possibilità per voi e per i telespettatori che vi scelgono!
«La gente ha imparato a scegliere. Ma devi saperla conquistare nei primi minuti. Devi sorprenderla prima che lo zapping abbia il sopravvento, quella è la ricetta».
Ha un modello di riferimento?
«Un tempo avrei detto Vanessa Incontrada. Capace, grintosa, spontanea, simpatica. Oggi miro a forgiare appieno una mia personalità artistica».
E se aprissimo il suo cassetto, troveremmo qualche sogno pronto a essere colto?
«Tantissimi. Recitare in una fiction, per esempio. Dopo il cinema sarebbe il giusto complemento. Magari una fiction ambientata a Napoli, come Capri. Mi da fastidio quando vedo produzioni in cui le parti dei napoletani sono affidate a attori romani o di altra provenienza. Napoli ha grandi potenzialità, devono essere espresse».
Made in Sud continuerà?
«Gli ascolti sono in crescendo, dunque una sesta edizione è quasi sicura. Squadra che vince non si cambia, dunque ne farò parte. E poi, chissà, potrebbero giungere anche altri ruoli da conduttrice. Nel frattempo, sto per laurearmi in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli».
 
Gabriele Gambini
 
(Nella foto Fatima Trotta)