Pubblicato il 03/02/2012, 13:11 | Scritto da La Redazione

MINGO DI “STRISCIA” FERITO DALLA POLIZIA: VOLEVA CONSEGNARE UN PROVOLONE AL MINISTRO

MINGO DI “STRISCIA” FERITO DALLA POLIZIA: VOLEVA CONSEGNARE UN PROVOLONE AL MINISTRO
L’inviato del tg satirico di Canale 5 è finito in ospedale, mentre cercava di regalare un formaggio alla Cancellieri. La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 9 «Provolone al ministro» la satira finisce in zuffa. E «Mingo» va in ospedale Il caso dell’inviato di Striscia strattonato dalla Polizia. Due mesi fa riuscirono a portare a termine la […]

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L’inviato del tg satirico di Canale 5 è finito in ospedale, mentre cercava di regalare un formaggio alla Cancellieri.

La Gazzetta del Mezzogiorno, pagina 9

«Provolone al ministro» la satira finisce in zuffa. E «Mingo» va in ospedale

Il caso dell’inviato di Striscia strattonato dalla Polizia.

Due mesi fa riuscirono a portare a termine la missione (ma in quel caso l’obiettivo era il governatore Nichi Vendola) durante la visita del capo dello Stato. Sarà perché, stavolta, si trattava del ministro dell’Interno: sta di fatto che per uno degli inviati di «Striscia la notizia», Mingo De Pasquale, la missione si è conclusa in ospedale dopo un tafferuglio con la polizia. Tutto è avvenuto poco dopo le 15.15 quando i due inviati pugliesi del tg satirico di Canale 5, Mingo e Fabio, si sono avvicinati al portone della Prefettura «sventolando» un provolone da consegnare al ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri. Un blitz messo a punto nei dettagli perché si sapeva che da un momento all’altro, il capo del Viminale sarebbe uscito dal palazzo del governo per raggiungere l’aeroporto. Motivo della «consegna», addolcire questo momento di tensione tra la Cancellieri e la Guardasigilli, Paola Severino, per la vicenda dei braccialetti elettronici, uno dei cavalli di battaglia di «Striscia» su tale spreco di Stato (oltre 100 milioni di euro per un servizio mai decollato).

Sta di fatto che i dirigenti di polizia (dopo esserci consultati con i superiori che erano in prefettura) hanno serrato le fila degli agenti realizzando un cordone anti-Striscia. «Mingo», ovviamente, all’uscita del primo corteo di auto (con il capo della Polizia) ha cercato di superare il blocco ma è stato isolato, «ingabbiato» ed è rimasto ferito alla testa al termine di una (inevitabile) zuffa. Lo stesso copione si è ripetuto all’uscita del corteo ministeriale nel quale «Mingo» ha tentato di «imbucarsi» per la seconda volta: voleva solo consegnare un provolone, non certo aggredire la Cancellieri. E qui lo scontro si è ripetuto, sotto gli occhi di decine di passanti e, ovviamente, delle telecamere e dalle macchine fotografie della polizia scientifica. «Mingo» ha fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso (accusava dolori alla schiena, oltre ad aver riportato un taglio alla testa), tornando a casa con un referto di 15 giorni di guarigione. La Polizia ha fatto sapere che informerà dell’accaduto l’autorità giudiziaria: ha forzato un cordone di sicurezza. Vien da chiedersi se, forse, tutto ciò poteva essere evitato. In fondo, la satira è più accettabile del lancio di uova contro il capo dello Stato, come accaduto a Bologna. n.pepe.