Pubblicato il 25/01/2012, 09:31 | Scritto da La Redazione

GUERRA NEL CDA RAI: LA LEI VUOLE ANCORA MACCARI AL TG1, MA IL CONSIGLIO DICE “NO”

GUERRA NEL CDA RAI: LA LEI VUOLE ANCORA MACCARI AL TG1, MA IL CONSIGLIO DICE “NO”
A pochi giorni dalla nomina del nuovo direttore della testata di Rai Uno, a Viale Mazzini si litiga sul successore. In pole position Sorgi, Orfeo, Franco e Calabresi. La Repubblica, pagina 13, di Goffredo De Marchis Tg1, Lei stoppata sulla proroga a Maccari Cda Rai rinviato. Garimberti vuole un “esterno”. L’allarme di Zavoli. ROMA – […]

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A pochi giorni dalla nomina del nuovo direttore della testata di Rai Uno, a Viale Mazzini si litiga sul successore. In pole position Sorgi, Orfeo, Franco e Calabresi.

La Repubblica, pagina 13, di Goffredo De Marchis

Tg1, Lei stoppata sulla proroga a Maccari

Cda Rai rinviato. Garimberti vuole un “esterno”. L’allarme di Zavoli.

ROMA – Lorenza Lei cede su Alberto Maccari. L’ipotesi di una proroga per il direttore ad interim del Tg1 che scade martedì prossimo si perde nel caos di un consiglio di amministrazione della Rai sempre più spaccato. Per il momento vince il braccio di ferro interno il presidente Paolo Garimberti che si batte per una soluzione «indipendente e autorevole» per la maggiore testata italiana. Cioè una soluzione esterna. Ieri Garimberti, in una riunione informale dei consiglieri, ha ripetuto i tre nomi già proposti a dicembre: l’ex direttore del Tg1 e della Stampa Marcello Sorgi, oggi editorialista del quotidiano torinese; l’ex direttore del Tg2 e attuale numero uno del Messaggero Mario Orfeo; l’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco. La corsa verso la poltrona che fu di Minzolini, visti i tempi strettissimi, riguarda loro. Con l’incognita di un altro nome circolato nelle scorse settimane: il direttore della Stampa Mario Calabresi.

Il direttore generale Lei ha chiesto un rinvio del cda fissato per domani. Ha capito di non avere la maggioranza e di non poter rispettare l’impegno preso con Gianni Letta e Silvio Berlusconi per la conferma di Maccari. Il consiglio decisivo è stato convocato per martedì, ultimo giorno utile prima della scadenza di Maccari. Garimberti, Rizzo Nervo, Van Straten e De Laurentiis hanno ribadito il loro no alla proroga. Pdl e Lega in teoria hanno ancora la maggioranza, ma sono divisi. E il possibile voto decisivo di Antonio Verro, consigliere berlusconiano, appena subentrato in Parlamento come primo dei non eletti, viene considerato uno «scandalo» da Pier Ferdinando Casini e dal Pd. Anche il Quirinale guarda con preoccupazione questa eventualità. Sarebbe un clamoroso precedente e un nuovo danno d’immagine per Viale Mazzini.

Non ci sono più molti margini per “salvare” Maccari. La Lei proverà a giocare la carta del ricorso per il reintegro di Augusto Minzolini. Quale autorevole giornalista può accettare il Tg1 con questa spada di Damocle? Ma è un’arma spuntata e il dg lo sa. Da ieri quindi è cominciata la corsa alla successione per il telegiornale. A cui si aggiunge la casella delle testate regionali, rette dallo stesso Maccari e con la medesima scadenza: 31 gennaio. Il direttore generale dovrebbe fornire il nome ai consiglieri sabato entro le 16 ossia 48 ore lavorative prima di martedì. Ed è chiaro che in questa partita
Lei si gioca le sue carte, tra governo tecnico, vecchia e nuova maggioranza, per il suo futuro di capoazienda. Severo è il giudizio del presidente della commissione di Vigilanza Sergio Zavoli sull’ ennesimo rinvio: «Mi pare sempre più urgente una soluzione che sottragga Viale Mazzini ai paralizzanti condizionamenti». È l’appello al governo per una riforma della governance, promessa da Mario Monti.

Nella riunione informale dei consiglieri Lei è stata anche messa “sotto accusa” per alcune assunzioni decise negli ultimi giorni: dalla portavoce all’autista. Rizzo Nervo ha confermato la sua posizione contro il comportamento del dg: «Atti che vanno messi sullo stesso piano dell’uso della carta di credito di Minzolini». Gli altri consiglieri hanno preso atto. Ma è sul Tg1 che dalla Lei si attende una scelta che sbrogli la matassa.