Pubblicato il 18/01/2012, 09:34 | Scritto da La Redazione

PIROSO VERSO RAI DUE, SOLO SE SI DIMEZZA LO STIPENDIO

PIROSO VERSO RAI DUE, SOLO SE SI DIMEZZA LO STIPENDIO
Il conduttore di “Ma anche no” su La7 è in trattativa da tempo con Viale Mazzini e ora pare manchi solo l’accordo sulla cifra. Sarà lui l’anti-Santoro? Il Giornale, pagina 32, di Laura Rio Piroso verso l’addio a La7 e in trattativa con la Rai L’ex direttore chiude il suo ultimo programma «Ma anche no». […]

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Il conduttore di “Ma anche no” su La7 è in trattativa da tempo con Viale Mazzini e ora pare manchi solo l’accordo sulla cifra. Sarà lui l’anti-Santoro?

Il Giornale, pagina 32, di Laura Rio

Piroso verso l’addio a La7 e in trattativa con la Rai

L’ex direttore chiude il suo ultimo programma «Ma anche no». Dovrebbe sostituire «Annozero» ma non c’è l’accordo economico.

Intanto si mette in panchina a La7. Poi si vedrà se andrà in porto la trattativa con Raidue. Possibile approdo per Antonello Piroso: un programma d’informazione in prima serata che dovrebbe addirittura andare a coprire il vuoto lasciato da Santoro. Per il momento, però, le porte della Rai non si sono ancora aperte causa mancato accordo sul compenso economico.

Nel frattempo pare proprio che la stagione di Piroso nell’azienda Telecom sia terminata: andrà in onda ancora domenica prossima e poi chiuderà anche l’esperienza del programma di attualità Ma anche no. Rimarrà soltanto il notturno (Ah)iPiroso.

È una soluzione concordata tra le parti: da una parte l’azienda che deve fare i conti con gli ascolti non esaltanti dei suoi programmi e dall’altra lui stesso che, dopo l’arrivo del comandante trascinatore d’ascolti Enrico Mentana, si è trovato in una posizione spinosa. Lui che era direttore di quel TgLa7 che, prima dell’era Chicco mitraglia, realizzava punti di share notevolmente inferiori, si è dovuto ricavare un ruolo in una rete che ha fatto il pieno di volti nuovi sia grazie al vento in poppa soffiato da Mentana sia grazie ai nomi pesanti lasciati andar via dalla Rai. Non è mai stata facile la vita del giornalista dentro l’azienda di Telecom che si è trovato a ridimensionare costi e colleghi del telegiornale con i conseguenti attriti che queste situazioni comportano. Comunque, dopo l’addio dal Tgne12010, aveva continuato a condurre in prima serata l’apprezzato Niente di personale. Però alla ripresa della stagione televisiva in autunno il programma non era riapparso. Insomma si tergiversava nella speranza, detto in soldoni, di arrivare senza traumi al termine del contratto biennale o che Piroso decidesse di scegliere altre strade: in attesa gli era stato affidato un programma di approfondimento nel pomeriggio domenicale che si aggirava sul due per cento di share.

Nel frattempo il giornalista ha portato avanti le trattative con la Rai, che però offre cifre molto lontane dai compensi che percepisce aLa7 (pare sostiene il sito Dagospia che ieri ha ripreso la notizia 800mila euro all’anno, cifra che comprenderebbe anche la buonuscita dal Tg). Ora se le richieste si avvicineranno, magari Piroso troverà posto a Raidue, ma si parla di primavera inoltrata. Intanto, nello spazio che era di Annozero, al giovedì in prima serata su Raidue, dalla prossima settimana andrà in onda l’Isola dei famosi, insomma un reality al posto della realtà. Dunque, per ora, nulla di quello che era stato previsto nei palinsesti dopo l’addio di Santoro: un nuovo programma di informazione che manteneva sempre un punto interrogativo sul presentatore. Se tramonterà la trattativa con Piroso, c’è sempre
Gianluigi Paragone, vice direttore del secondo canale, in attesa di portare la sua Ultima parola in prime time. Certo è che nessuno dei due si sogna minimamente di riuscire a portare un talk a quegli ascolti stratosferici che faceva Santoro, comunque inavvicinabili per la Raidue attuale; in ogni caso qualsiasi confronto sarà duro ma mitigato dal tempo trascorso.