Pubblicato il 09/12/2011, 14:43 | Scritto da La Redazione

AUDITEL RITARDA E SKY ATTACCA: «RIVEDIAMO IL SISTEMA»

AUDITEL RITARDA E SKY ATTACCA: «RIVEDIAMO IL SISTEMA»
Ennesimo ritardo di Auditel nel fornire i dati del giovedì e arriva la protesta di Sky. È il preludio di uno strappo, come nel caso del "beauty contest"? Ecco la nota della pay guidata da Andrea Zappia. Sarà colpa delle locali, della difficoltà a organizzare il simulcast dei dati provenienti dalle varie regioni, ma è […]

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Ennesimo ritardo di Auditel nel fornire i dati del giovedì e arriva la protesta di Sky. È il preludio di uno strappo, come nel caso del "beauty contest"? Ecco la nota della pay guidata da Andrea Zappia.

Sarà colpa delle locali, della difficoltà a organizzare il simulcast dei dati provenienti dalle varie regioni, ma è indubbio che una settimana sì e una settimana no, ogni volta che va in onda Servizio Pubblico, la rilevazione ufficiale entra in crisi e ritarda a rilasciare i dati. Stavolta, oltre ai dubbi e alle polemiche dei media e degli editori, è arrivata pure una secca protesta di Sky. Recita così la nota: «Sky Italia prende atto con rammarico che oggi, per la terza volta nelle ultime sei settimane,  Auditel non è in grado di rilasciare i dati di ascolto relativi alla giornata di giovedì nell’orario abituale, facendo registrare ritardi di diverse ore motivati da problematiche di carattere tecnico. Ricordiamo – continua il documento – che Auditel è una società privata, che effettua un servizio in regime di monopolio e che per tale servizio viene compensata da tutti gli operatori del settore. Sui dati prodotti quotidianamente da Auditel si basa la valutazione della performance dell’intero mercato televisivo, una valutazione che impatta direttamente sui ricavi del settore, un settore cruciale per la crescita economica del Paese, ma anche per tutto il "Sistema Italia" in considerazione del ruolo fondamentale di traino che svolge la pubblicità per le imprese che hanno un prodotto da far conoscere ai consumatori italiani. Inoltre, elemento non meno importante, questi dati determinano il successo o l’insuccesso di produzioni che coinvolgono un segmento fondamentale della creatività italiana, siano fiction, programmi televisivi, format innovativi, approfondimenti giornalistici».

Sky mette in dubbio l'allineamento del sistema «con i migliori benchmark internazionali» e attacca in prodondità l'istituto di rilevazione delle audience: «Le  problematiche riscontrate in queste ultime settimane ci dicono che il sistema appare ormai inadeguato rispetto alle reali esigenze del mercato».

La nota segnala quindi la discutibilità della governance: «Auditel basa la sua struttura di governance e la sua impostazione più generale sostanzialmente sullo stesso modello creato quando la società nacque oltre 27 anni fa. Oggi, dopo l’avvento e l’affermazione della televisione digitale, multicanale, tematica, criptata e free, il moltiplicarsi di nuovi sistemi distributivi e di fruizione televisiva (dalla televisione in mobilità, ai servizi via cavo, fibra, alle offerte OTT-Over the top) questa impostazione risulta evidentemente antiquata».

La rilevazione dell’ascolto nella giornata di giovedì, con Servizio Pubblico e XFactor a destabilizzare le consuetudini generaliste, sarebbe «particolarmente emblematica» di questa carenza di modernità ed efficienza. Da Sky così si sostiene che «in questo periodo di grande difficoltà economica per il Paese, in cui è doveroso per ogni impresa impegnarsi nel contribuire al meglio per riportare l’Italia a crescere» sarebbe importante un confronto costruttivo tra tutti gli operatori volto a decidere un adeguamento del sistema.

La posizione di Sky è chiara. Auditel deve cambiare. Non sono però definiti i tempi con cui questo debba avvenire. Ma se fino a qualche tempo fa questa sarebbe sembrata una semplice richiesta di dialogo, interlocutoria, ora invece non si può escludere che l'avvertimento di Sky possa in realtà preludere a uno strappo. Il precedente è freschissimo. Nella querelle del beauty contest la pay satellitare ha deciso di ritirarsi dalla gara mettendo seriamente in crisi la valideità della stessa. Farà lo stesso con Auditel?

 

Emanuele Bruno