Pubblicato il 14/11/2011, 15:31 | Scritto da La Redazione

REA: “NO” A DATI FALSI O PARZIALI

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Ammonimento della REA per chi utilizza indici di ascolto non conformi alla legge con il fine di reperire pubblicità.

La Rea, l’Associazione delle emittenti televisive e radiofoniche locali dei Paesi dell’Unione Europea, ribadisce in una nota l’importanza di non utilizzare indici di ascolto raccolti con metodi non approvati dall’AGCOM. “Recentemente alcuni soggetti” si legge infatti nella nota “hanno preso l’iniziativa di proporre alle emittenti radiofoniche private indagini di ascolto effettuate da ditte specializzate la cui finalità è alquanto oscura e fuori luogo in considerazione del fatto che spetta all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni restituire agli operatori e al mercato l’importante strumento di rilevazione”.

Pur denunciando l’utilizzo di dati falsi o parziali, la Rea ammette che “il settore ha necessità di dotarsi, in tempi rapidissimi, di uno strumento legale d’indagine per superare la crisi in atto attivando la competitività delle imprese radiofoniche nel mercato della pubblicità”.

A tal fine, e nell’interesse esclusivo del settore, l’associazione stessa si dichiara “disponibile per la stesura di una piattaforma congiunta da sottoporre all’approvazione dell’Autorità per indagini serie e legali”.

Sul sito della REA il testo completo della nota.

 

Dario De Liberis